Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ortofrutticolo, «Entro un mese la nuova sede»

Fonte: L'Unione Sarda
19 gennaio 2009

Mercato. Per 24 operatori 



Cagliari avrà un nuovo mercato ortofrutticolo all'ingrosso. La storica sede di viale Monastir, attiva da 50 anni, entro un mese chiuderà i battenti e i 24 concessionari si trasferiranno in una sede vicina.
Il nuovo mercato sarà privato e non più comunale e sorgerà anch'esso in viale Monastir, all'altezza di Mulinu Becciu, in un'area privata. Lo hanno annunciato gli operatori che si dicono «molto soddisfatti» per l'epilogo della vertenza. «Ci trasferiremo entro un mese», informa Cristina Pauciulo, presidente del consorzio Fiera Ortofrutta. Nel frattempo il Comune, nonostante giovedì sia scaduta l'ultima proroga ai commercianti, non procederà ad alcuno sgombero. «Siamo felici e ringraziamo il sindaco e l'assessore alle Attività produttive per la sensibilità e la pazienza dimostrata», aggiunge Paciulo.
Completato il trasloco, l'area dell'attuale mercato sarà acquisita dal Patrimonio comunale entro due mesi. «Poi saranno il Consiglio e la Giunta a decidere quale sarà la futura destinazione d'uso dei terreni dismessi», spiega Paolo Carta, assessore alle Attività produttive. In passato il sindaco Floris aveva ipotizzato che lì potessero sorgere palazzine di edilizia residenziale pubblica.
Si conclude, dunque, una vertenza complessa, durata anni e culminata nell'occupazione del mercato, iniziata nel novembre scoro. Una vicenda iniziata nel corso della scorsa consiliatura quando l'assemblea civica approvò la dismissione del mercato pubblico a favore di uno privato con sede a Sestu. Dei cento titolari di box di viale Monastir non tutti accettarono di trasferirsi. In viale Monastir rimasero 27 concessionari (oggi sono 24) e per loro i problemi iniziarono l'anno scorso quando il Comune decise adeguare il canone d'affitto dei box per compensare le spese di gestione, di fatto triplicandolo. Gli operatori ricorsero al Tar chiedendo la sospensiva, ma la richiesta non fu accolta. In attesa del giudizio di merito i concessionari furono dichiarati morosi e dal Comune partì un'ordinanza di sgombero, poi
bloccata dal sindaco per dare il tempo ai lavoratori di trasferirsi altrove, tenendo così fede a un accordo politico risalente al maggio 2007.
L'ultima proroga è scaduta il 15 gennaio. L'amministrazione comunale giovedì ha interrotto il servizio di custodia e vigilanza ma non intende sfrattare nessuno in vista dell' imminente trasloco nella nuova sede. Il nodo da sciogliere riguarda le quote non pagate dagli operatori. un debito complessivo di 250 mila euro. (p.l.)

17/01/2009