Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Movida, divieti e paure

Fonte: L'Unione Sarda
30 giugno 2014


MARINA E STAMPACE. Ordinanza “anti alcol”, i dubbi: lavoro a rischio

 

«Abbiamo a cuore anche noi il decoro del rione»



 

Vogliono dei chiarimenti: i titolari dei locali notturni di Marina e Stampace hanno paura. L'ordinanza del Prefetto, secondo la quale non sarà più possibile vendere per asporto e girare in strada con alcolici o bottiglie di vetro dalle 22 alle 6, li spaventa. I gestori dei locali vogliono saperne di più e ieri si sono incontrati in piazza Palazzo per discutere dell'argomento. Nessuna polemica con la decisione del Prefetto. I commercianti vogliono risolvere il problema della “movida” così come i residenti, le istituzioni e le forze dell'ordine.
L'APERTURA «Come titolari riteniamo che il provvedimento disposto dal Prefetto possa essere un buon punto di partenza nella ricostruzione di un rapporto sereno tra esercizi pubblici e residenti della marina - dice Emanuele Frongia, rappresentante dei pubblici esercizi per la Confesercenti provinciale. «Siamo convinti che attraverso l'adozione di provvedimenti equilibrati sia possibile tutelare il diritto al riposo e alla quiete dei residenti senza pregiudicare lo svolgimento di attività commerciali».
I CHIARIMENTI Frongia, però, fa notare che ci sono alcune cose poco chiare: «Sono molti gli operatori che, usufruendo del suolo pubblico per i tavolini, hanno necessità di una specifica sul significato di questa ordinanza. A nostro parere è evidente che le bevande alcoliche possono essere consumate nelle aree nelle quali insistono i tavoli all'aperto delle attività di somministrazione e nelle zone immediatamente adiacenti le stesse attività». E prosegue: «Il provvedimento del Prefetto ha l'intenzione di colpire in particolare coloro che consumano alcolici nella pubblica via, acquistando bevande alcoliche dai distributori automatici o nei minimarket. Da questo provvedimento sono esclusi i pubblici esercizi che, anzi, hanno richiesto questo tipo di intervento per evidenziare che le problematiche relative al chiasso nel quartiere della Movida non sono a loro imputabili ma, invece, ai numerosi giovani (e non) che bevono e si ubriacano senza consumare nei bar e nei ristoranti».
LA CONCORRENZA Una chiara apertura, dunque, quella della Confesercenti nei confronti delle decisioni del Prefetto. I dubbi però rimangono. Per esempio, il fatto che gli unici due quartieri colpiti dall'ordinanza sono Marina e Stampace: «Non vogliamo andare contro i locali degli altri rioni - spiega Pietro Damu, del locale Mojito - ma bisogna dire che in questo modo si rischia che i clienti si spostino in massa nelle zone che non sono state toccate da questa ordinanza. I nostri affari potrebbero subire un calo quest'estate, molti posti di lavoro sono a rischio».
L'ORDINANZA Roberto Aresu, della Locanda Aurora, ha qualche dubbio sull'interpretazione delle norme: «Se io do da bere al bancone a un cliente dopo le 22, e poi esce dal mio locale e viene fermato dalle forze dell'ordine, quali responsabilità posso avere io?» È evidente che i titolari non possono obbligare i loro clienti a non uscire dal loro locale: «Tra l'altro, nelle scalette Santa Chiara la gente si incontra fuori dagli esercizi, è un valore aggiunto per quella zona». Alcuni titolari propongono di utilizzare solo la plastica.
L'APPELLO La Confesercenti, intanto, manda un messaggio a chi ha intenzione di organizzare iniziative di vario genere: «È necessario abbandonare estremismi e atteggiamenti pregiudiziali che a nulla portano se non a esacerbare una situazione complessa. È bene anche fare presente che i titolari dei pubblici esercizi sono i primi ad avere a cuore il decoro del quartiere in cui operano».
Piercarlo Cicero

 


Il provvedimento

Sì soltanto
ad analcolici
in contenitori
di plastica

Il provvedimento entra in vigore oggi nella fascia oraria compresa tra le 22 e le 6 di tutti i giorni feriali, festivi e prefestivi.
L'ordinanza prefettizia che impone il divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche e di qualsiasi altra bevanda in contenitori di vetro per tutte le vie e le piazze dei quartieri Marina e Stampace è ormai una realtà.
Anche l'amministrazione comunale, quindi, ha provveduto a recepire il documento del Prefetto Alessio Giuffrida, diffondendo ieri un comunicato nel quale è spiegato con esattezza quello che si potrà fare e non fare nelle notti estive all'interno delle zone interessate dall'ordinanza.
«Il divieto riguarda tutti gli esercizi e le attività di vendita di bevande a qualsiasi titolo esercitate (bar, ambulanti, distributori automatici, circoli privati) - è spiegato nella nota inviata dal Comune agli organi di stampa. «Sarà vietato inoltre, nelle stesse zone e nei medesimi orari, portare con sé bevande alcoliche contenute in qualsiasi contenitore e di detenere e trasportare qualsiasi altra bevanda in contenitori di vetro».
Insomma, non sarà possibile per qualsiasi cittadino andare a comprare alcolici o bottiglie di vetro in altre zone, per poi consumare le bevande all'interno di Marina e Stampace. I “furbetti” sono avvisati.
È lo stesso Comune a chiarire cosa si può fare ed è facilmente immaginabile: «Le bevande non alcoliche in contenitori di plastica possono essere tranquillamente detenute e trasportate».
P.C.C.