Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Una movida di protesta

Fonte: L'Unione Sarda
30 giugno 2014


CENTRO STORICO. Senza incidenti il flash mob in piazza Santo Sepolcro

 

Raccolta di firme contro il divieto di bere birra



 

Alla fine la protesta l'hanno fatta. Una cinquantina di ragazzi si sono presentati ieri sera in piazza Santo Sepolcro, in pieno quartiere Marina, contestando la recente ordinanza del Prefetto con la quale dalle 22 alle 6 non è possibile andare in giro con bottiglie di vetro o alcolici di qualsiasi genere nelle vie della Marina e Stampace.
LA PROTESTA Una protesta comunque pacifica. Le persone che si sono date appuntamento alle “22.01”, proprio il minuto successivo all'avvio dei divieti, non hanno sporcato, non hanno fatto particolare rumore. Nessun coro, niente slogan contro le istituzioni o le forze dell'ordine, come qualcuno temeva. Solo bottiglie di birra in mano, per dimostrare che non c'è nulla di male a bere qualcosa in strada a quell'ora. Nel corso della giornata sono proseguite le discussioni sulla pagina facebook creata appositamente per l'evento. «Non toglieteci l'ultima cosa bella. Non toglieteci la birra in piazzetta. Non toglieteci l'estate». Questo scrivevano nel social network gli organizzatori della manifestazioni, che tra l'altro chiedevano ai partecipanti di non sporcare la piazza. Allo stesso tempo, però, non sono mancate le critiche da parte di altre persone che non erano affatto d'accordo. «Una provocazione inutile», ha scritto qualcuno in aperta polemica. Le forze dell'ordine, comunque, nel corso della protesta (durata pochi minuti) non sono intervenute.
L'AMBIENTE Per il resto, ieri la Marina si presentava come sempre, anche grazie al clima che era l'ideale per trascorrere una bella serata nel rione storico. Strade stracolme di persone, ristoranti, pizzerie, bar e locali super frequentati, tanta gente in strada. E al di là di pochissimi, quasi tutti hanno rispettato l'ordinanza del Prefetto. In strada era difficile vedere persone con bottiglie di vetro o alcolici in mano dopo le 22. Situazione simile anche in piazza Yenne e nella salita Santa Chiara, che storicamente si riempiono un po' dopo rispetto alle zone della Marina. I titolari sono preoccupati, hanno paura che l'ordinanza del Prefetto possa danneggiarli. In quella zona, infatti, la possibilità per la gente di andare in giro con il bicchiere in mano è considerato un valore aggiunto della zona.
LA PETIZIONE In un locale di via Sicilia, intanto, a pochi passi da piazza Santo Sepolcro, il proprietario ha deciso ieri sera di avviare una petizione proprio contro l'ordinanza del Prefetto. La notizia si è diffusa immediatamente su facebook: «Ragazzi, in via Sicilia stanno raccogliendo firme per una petizione contro il divieto. È a due passi da piazza Santo Sepolcro, mettere una firma non costa niente. Va a nostro vantaggio d'altronde». Questo uno dei messaggi per promuovere l'iniziativa. E in effetti, di fronte al locale, ieri intorno alle 22 c'erano decine di ragazzi che stavano sottoscrivendo la petizione proposta dal titolare, Francesco Puglisi. «Questa ordinanza è una follia», ha commentato. «Io posso capire il divieto di andare in giro con contenitori di vetro, ma non è possibile impedire alla gente di utilizzare la plastica».
Anche l'orario imposto dall'ordinanza, le 22, è esagerato secondo il titolare: «Io posso capire l'una. Ma alle 22 in estate qua neanche si è iniziato a mangiare, è davvero troppo presto. In questo modo attività come la mia non possono che risentire in negativo dei nuovi divieti».
Piercarlo Cicero