I RESIDENTI. Parla Marco Marini, storico rappresentante del comitato “Rumore no grazie”
«Secondo me l'ordinanza è chiara: dopo le 22 dovrebbe essere vietato bere all'esterno anche nei tavolini dei locali».
Marco Marini, uno dei più importanti rappresentanti del comitato “Rumore no grazie”, che abita in pieno quartiere Marina, non usa mezzi termini. «Chi era seduto nei tavoli poteva bere, mentre chi si portava una sedia da casa e si metteva a fianco, invece non poteva? Non ha senso. Ben venga questa ordinanza del Prefetto, che mette un freno al problema delle bottiglie per strada che creano degrado in tutto il rione», spiega. «Ma dal punto di vista del nostro disagio maggiore, quello dettato del rumore, non è stato risolto». L'ordinanza, insomma, non mette certo fine alla situazione difficile che stanno vivendo alcuni residenti del quartiere.
Forse si tratta semplicemente di un caso, ma rimane il fatto che quella fra sabato e ieri è stata una delle nottate peggiori per gli abitanti. «C'era più gente del solito, era evidente», spiega ancora Marini. «Io sono stato svegliato alle 5 dal campanello suonato da qualche buontempone, mentre un'ora dopo un mio vicino di casa si è alzato dal letto per capire chi stava urlando in strada in modo assurdo, e ha visto una ragazza che si abbassava gli slip e urinava in strada. Completamente ubriaca, ovviamente».
Insomma, l'ordinanza è ben accetta e rispettata dal comitato, ma ci vuole anche altro: «Il Comune si deve muovere, ho mandato più di cento lettere indirizzate a sindaco e assessori, ma non è stato fatto nulla. Così non si può andare avanti, c'è gente disperata, che ha figli piccoli o che deve alzarsi presto per andare al lavoro».
Da anni i residenti del quartiere Marina, ma anche molti di Stampace, devono fare i conti con il chiasso notturno. C'è chi ha la fortuna di avere la barca ormeggiata nel porto di fronte, e quando c'è troppo rumore decide di andare a dormire là.
Chi invece questo non può farlo ha due alternative: o si munisce di strumenti utili a sentire il meno possibile il chiasso proveniente dall'esterno, oppure affitta una camera di un albergo lontano dal quartiere.
Un problema, tra l'altro, riguarda anche piazza Sant'Eulalia. Il parroco don Marco Lai ha condotto in prima persona una lotta contro il degrado di cui è vittima tutta la zona e che danneggia gli abitanti. In quella piazza gira anche droga. Le forze dell'ordine sono già dovute intervenire alcune volte. (p.c.c.)