STADIO. Giulini ha fretta: «Vogliamo completare le opere entro il 15 luglio»
Obiettivo: 12 mila posti per l'esordio in Coppa Italia
Sono ripresi ieri i lavori allo stadio Sant'Elia. Di buon mattino gli operai incaricati dal Cagliari Calcio hanno dato inizio all'iter operativo per l'ampliamento della capienza fino a circa 12 mila spettatori. Il peso economico dell'intervento è interamente a carico della società. Non si tratta di opere mastodontiche: fondamentalmente bisogna inoltre puntellare curva nord e distinti (come indicato dalla Commissione provinciale di vigilanza la scorsa primavera) e rinforzare le vie di esodo.
IL PRESIDENTE «Prevediamo di terminare i lavori già a metà luglio», ha dichiarato il neo-presidente rossoblù Tommaso Giulini, presente all'apertura del cantiere. «Così - ha proseguito - le istituzioni avranno un mese più che abbondante per fare tutte le valutazioni del caso e per darci l'agibilità a iniziare dalla prima di campionato con la capienza fino a quasi 12 mila posti. Credo che la mia presenza al via dei lavori sia significativa e dimostri quanto la società abbia a cuore la questione stadio. Sarei dovuto essere ancora in Lega calcio per l'assemblea sui diritti televisivi, ma ho ritenuto fondamentale esser presente in questo momento». Fin dalla sua prima intervista da presidente, in effetti, Giulini aveva indicato la questione stadio come la priorità da affrontare. Per ora si parla dei tre lati eccettuata la curva Sud. Inizialmente si parlava degli inizi di luglio come data di partenza dei lavori, ma nei giorni scorsi la società ha accelerato, e ieri si è cominciato ad agire.
IL CONSIGLIERE Stefano Signorelli, consigliere d'amministrazione del Cagliari responsabile per la realizzazione e messa a norma dello stadio, anche lui ieri al Sant'Elia, ha precisato che l'obiettivo della società «è di completare i lavori entro il 15 luglio» e che il desiderio è di poter aprire a 12 mila spettatori già per «il match d'esordio stagionale in Coppa Italia, previsto per il 24 agosto».
LA FASE 2 Più complicato lo scenario per la fase 2, quella che con la ricostruzione della curva Sud (di cui al momento esistono solo i basamenti) dovrebbe portare la capienza a 16 mila posti, il minimo concesso dalla Lega calcio. Uno scenario strettamente legato al rinnovo della convenzione col Comune. Il contratto scadrà a fine agosto ed è rinnovabile per un anno, ma Tommaso Giulini preferirebbe allungare i termini: «Il costo per passare da 12 a 16 mila posti - ha dichiarato - è importante e non siamo disposti a sostenerlo se la concessione non viene prolungata».
Marco Noce
A cantiere chiuso si dovrà esprimere la commissione
Adesso è una corsa contro il tempo
Prima un sì che sembrava definitivo, poi la situazione che torna in alto mare, la paura di cominciare i lavori troppo tardi, banali errori.
In questi mesi sul Sant'Elia si è detto e fatto praticamente di tutto. Lo scorso 15 maggio, in particolare, sembrava essere arrivato il via libera definitivo. Dopo oltre quattro ore di riunione in Prefettura, la Commissione provinciale di vigilanza aveva dato parere favorevole al progetto. Un ok subordinato ad alcune condizioni: fra tutte il fatto che la fase esecutiva dei lavori dovesse procedere spedita e secondo quanto previsto nel piano.
Tredici giorni dopo, il 28 maggio, la doccia fredda: nonostante gli annunci, il via libera definitivo non era ancora arrivato. La commissione aveva deciso di rinviare il parere conclusivo sul progetto presentato dal Comune. Serviva altro tempo per esaminare i documenti integrativi depositati dopo l'ultima riunione, quella in cui tutto era apparso in discesa.
Solo il 4 giugno è arrivato il “sì” ufficiale della commissione provinciale, che ha dato parere positivo al progetto per il Sant'Elia. I lavori, completamente a carico del Cagliari, dovrebbero essere finiti per metà luglio, per fare in modo che poi la Commissione Provinciale possa effettuare i collaudi e avere il definitivo via libera per l'apertura di tre settori su quattro entro il prossimo 24 agosto.