Inciviltà in crescita. Sabato in via Abruzzi sono stati abbandonati 12 frigoriferi
Dai numeri di matricola si risalirà ai proprietari: multe salate
Allo studio un'ordinanza che costringa i rivenditori ad abbinare i dati anagrafici dei clienti con la matricola dell'elettrodomestico.
Sono comparsi in fila indiana. Alti, bassi, a due scomparti e delle marche più disparate. Dodici frigoriferi sono stati scaricati sabato, con un furgone, in via Abruzzi. «L'incivile, o gli incivili», sbotta Gianni Giagoni, assessore alla Pianificazione dei servizi, «non la passeranno liscia. Gli agenti del nucleo di vigilanza ambientale hanno avviato un'indagine. Siamo stufi di questa situazione: dichiariamo guerra ai maleducati».
ABBANDONATI Sono stati i vigili del nuovo nucleo della polizia municipale a fare la scoperta. Ogni giorno battono a tappeto le strade alla ricerca di discariche e irregolarità nella differenziazione dei rifiuti. In settimana avevano trovato nei cassonetti di via Palabanda materiale sanitario. Questa volta non hanno dovuto rovistare tra la spazzatura per scoprire il cimitero di frigoriferi creato in via Abruzzi.
LE INDAGINI «Quasi sicuramente», spiega Giagoni, «gli elettrodomestici sono stati caricati su un furgone e abbandonati insieme. Per questo gli agenti della municipale stanno interrogando residenti e commercianti della zona nella speranza che qualcuno abbia visto il camion. Si stanno guardando anche i filmati delle telecamere: un furgone carico di frigoriferi non passa inosservato». Ma c'è un'altra pista da seguire: «Risaliremo, attraverso i numeri di matricola degli elettrodomestici ai negozi che li hanno venduti. È possibile che ci sia una traccia dei clienti che li hanno acquistati».
DALL'HINTERLAND Non ci sono elementi certi per avanzare accuse ma il sospetto è che gli incivili arrivino da qualche comune dell'hinterland: «A Cagliari», ricorda l'assessore, «esiste un servizio gratuito per il ritiro dei materiali ingombranti. Basta chiamare il numero verde 800533122 e in un giorno il rifiuto viene prelevato direttamente a casa del cittadino. A dicembre sono arrivati sedicimila chiamate. Non capisco perché qualcuno dovrebbe faticare caricando un elettrodomestico su un mezzo e lasciarlo in strada, rischiando inoltre di essere multato». Ecco perché il pensiero va ai residenti nei territori dell'hinterland, magari in quelli dove non esiste un analogo servizio. Gli incivili potrebbero però nascondersi anche tra gli evasori della Tarsu: quasi il venti per cento dei cagliaritani.
L'ORDINANZA L'assessore avanza una proposta: «Stiamo valutando se predisporre un'ordinanza che costringa i rivenditori ad abbinare i dati anagrafici dei clienti con la matricola dell'elettrodomestico». Un provvedimento valido solo per i commercianti di Cagliari e che forse non risolverebbe il problema.
MATTEO VERCELLI
19/01/2009