Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Schiaffo in faccia al jazz Il Comune: no al festival nel Parco della musica

Fonte: L'Unione Sarda
24 giugno 2014


LA POLEMICA. «Indecente proporre il trasferimento all'arena Sant'Elia»


Niente musica nel Parco della musica: quando manca una settimana al primo concerto (la raffinata cantante brasiliana Maria Gadù, lanciata da Caetano Veloso, dovrebbe cantare il primo luglio) l'assessorato al Verde pubblico nega la concessione dell'area nata proprio per ospitare spettacoli, e gli organizzatori del festival Jazz in Sardegna protestano. L'assessorato allo Spettacolo li invita a ripiegare sull'arena grandi eventi, a Sant'Elia: «Mai», la replica, «anche a costo di emigrare». Motivo? «Uno spazio ventoso, un' enclave adatta a spettacoli rock a basso costo, non al pubblico del jazz».
LA REPLICA Dal Comune la replica arriva solo in serata e via sms: «Al Parco della musica non si danno autorizzazioni per concerti di quel tipo, è troppo l'impatto acustico. Quello spazio è destinato alla musica sinfonica e da camera. Non è un'area allestita e, nel caso specifico, dovrebbe restare tale per quasi due mesi. Agli organizzatori sono già stati offerti gli spazi dell'arena nelle stesse date: una peraltro era già prenotata da loro».
IL CARTELLONE Il nuovo, durissimo scontro fra l'amministrazione comunale e l'associazione che cura la manifestazione jazzistica più longeva dell'isola riporta sotto i riflettori la mancanza di uno spazio per la musica di livello internazionale in città. In ballo c'è la 32ª edizione, ovvero ciò che resta dell'European jazz expo: un cartellone estivo di sei concerti, fra cui quelli di Cristiano De Andrè, i Volcan della star cubana del piano Gonzalo Rubalcaba e Sean Kuti con l'orchestra che accompagnava suo padre Fela. Spettacoli importanti, annunciati e pubblicizzati da mesi, con i biglietti in vendita fin da aprile. «L'anno scorso il festival si tenne proprio nel Parco della musica - ricorda l'organizzatore Massimo Palmas - così, in mancanza di novità sostanziali e di impedimenti evidenti, abbiamo presentato domanda entro i termini di legge».
IL CARTEGGIO Il 9 giugno, al Servizio verde pubblico, competente sul parco, viene spedita una richiesta di concessione per un palco da 12 per 8 metri, mille posti a sedere e sei gazebo. Il giorno dopo, la richiesta di autorizzazione allo spettacolo al Servizio cultura e spettacolo del Comune. Quest'ultimo risponde giovedì 19 giugno, sollecitando l'invio di relazioni tecniche e documentazioni e rimarcando che «non risulta rilasciata ad oggi la concessione per l'utilizzo del Parco della musica». Il dialogo prosegue fra uffici: quello allo Spettacolo chiede lumi a quello al Verde pubblico che, sempre giovedì 19, emana una nota con cui precisa che «non è stato emesso alcun provvedimento autorizzatorio» perché questo derogherebbe agli indirizzi dell'amministrazione comunale che «ha individuato l'arena grandi eventi quale unico spazio idoneo a ospitare eventi e manifestazioni analoghi a quello di cui alla presente nota». Quindi, niente musica al Parco della musica. Così, ieri, il dirigente del servizio Spettacolo, Gianbattista Marotto, ha scritto all'associazione Festival internazionale Jazz in Sardegna: autorizzazione negata perché «la concessione all'utilizzo dello spazio indicato è condizione indispensabile». Quindi l'invito: «Si propone in alternativa di optare per l'arena grandi eventi».
«FALLIMENTO» Palmas è furente: «Una proposta che denota il più totale disprezzo per la musica. Non posso portare in quel posto un Rubalcaba. Fra l'altro noi puntiamo a 800-1.000 spettatori, l'arena ne contiene 5.000: sarebbe un colpo d'occhio disastroso. Costringerci ad andare lì è un tentativo di mascherare il fallimento del progetto arena».
Marco Noce