Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Castagna: «In pericolo i collegamenti periferici»

Fonte: L'Unione Sarda
20 giugno 2014


MANAGER. «Sconcertato» il direttore del Ctm di Cagliari

 


«Beh, certo, se devo tagliare devo sacrificare le tratte meno operative, quelle dove ci sono quelle persone che hanno più bisogno dell'autobus, cioè le periferie».
Ezio Castagna, direttore generale del Ctm, pluripremiata azienda di trasporto locale che opera a Cagliari, è un manager pragmatico. Come tutti i colleghi sardi conosce il contenuto della delibera della Giunta regionale che contiene i tagli del budget dell'assessorato e come tutti si tiene pronto a ridurre le corse. Fonti sindacali riferiscono di una diminuzione di contributi di circa 1,2 milioni.
Castagna non conferma né smentisce. «Per ora non possiamo quantificare nulla. Abbiamo ricevuto una lettera dell'assessorato che ventila i tagli», spiega il capo del Ctm. E fa una considerazione che riguarda l'operato politico della Regione: «Quattro anni fa hanno acquistato 290 tra autobus e pullman per le aziende di trasporto locale dando alla Sardegna la flotta più moderna in Europa. Ora che fanno, tagliano i servizi? Nella migliore delle ipotesi la considerazione da fare è che c'è una programmazione scadente». Non solo: «A fine aprile, due mesi fa, abbiamo rinnovato i contratti di servizio, ora a metà giugno ci dicono che non sono più validi e cambiamo tutto? Mi permetta di essere sconcertato».
Il contratto definisce le caratteristiche del servizio di trasporto, in termini di percorsi delle linee, chilometri per linea, frequenza ed orari e individua standard di qualità. Tutto da rivedere. Si parla, peraltro, di società per azioni (ad eccezione dell'Arst, di proprietà della Regione al cento per cento) con vincoli di bilancio e con i conti in attivo. Conti che, per Castagna, «potrebbero essere in pericolo».
«Noi aumentiamo passeggeri e performance perché abbiamo una frequenza media di nove minuti, tra le più basse in Italia», spiega il manager dell'azienda di trasporto pubblico di Cagliari. «Ora se saremo costretti a tagliare il budget dovremo agire sulle tratte meno operative dove ci sono quelle persone che hanno più bisogno dell'autobus, magari le periferie. Per questo spero che ci sia una retromarcia». (f. ma.)