Turandot. Philippe Daverio incantato dalle scenografie di Sciola
Grande attesa per il debutto dell'opera di Puccini, Turandot, 7 repliche per gli abbonati e 8 fuori abbonamento. Il critico d'arte Philippe Daverio ha presentato l'opera al folto pubblico che ieri nel tardo pomeriggio ha riempito il Teatro Lirico. In scena insieme al critico un'anticipazione della scenografia di Turandot che sarà realizzata da Pinuccio Sciola.
CAGLIARI - C'è un pubblico da grandi occasioni al Teatro Lirico di Cagliari, platea e prima loggia piene, per ascoltare il critico Philippe Daverio, chiamato dal sovrintendente Mauro Meli, a presentare l'opera di Giacomo Puccini, che debutterà al Teatro Lirico di Cagliari il prossimo 27 giugno.
Meli introduce il critico e presenta un'anticipazione della scenografia che Pinuccio Sciola sta realizzando: l'imponente trono di pietra per il Gran Khan Altoum.
Lo stile è quello delle pietre musicali che hanno reso un'icona della scultura l'artista sardo, chiamato dal teatro a realizzare la completa e complessa scenografia dell'opera di Puccini.
"L'opera è molto particolare, una fiaba, e Puccini, già nella sua epoca, era considerato un compositore innovatore. Turandot è una fiaba che porta la sorpresa e per questo ha bisogno di una scenografia adeguata." ha affermato Daverio, "Pinuccio Sciola è intimamente barocco e anticlassico. Lui va a vedere la prima energia con cui si sono formati i sassi. E' pitagorico: sa trovare l'equilibrio tra materia e numeri. Gioca in modo molto poetico e trova l'armonia con qualcosa di estremamente definito. Con la pietra rievoca la memoria ancestrale."
Questo spettacolo è riuscito a combinare l'ultima più grande opera scritta e l'arte di Sciola è come la modernità che si inventa ogni giorno"
L'artista sardo fino a quel momento lontano dal palcoscenico sale, "Confesso che questo trono mi dà un'emozione grande, l'idea me l'ha suggerita un trono di Brâncuși (lo scultore rumeno, n.d.r.) molti anni fa quando lo vidi esposto a Parigi al centro Pompidou".
Applausi per tutti e Sciola chiude: "Aspettate Turandot, lì ci sarà veramente da interrompere continuamente per applaudire!"
Foto: teatro lirico