Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Enrico Berlinguer: il pensiero politico di un rivoluzionario secondo Liguori

Fonte: L'Unione Sarda
17 giugno 2014


Saggistica

 

I l nuovo libro di Guido Liguori “Berlinguer rivoluzionario - Il pensiero politico di un comunista democratico” (Carocci, pagg. 184, euro 13) sarà presentato stasera alle 17.30 nei locali della Mediateca del Mediterraneo di Cagliari. Modereranno l'iniziativa lo storico Gianni Fresu e Tore Cherchi, dirigente ed ex parlamentare del Partito comunista. L'autore del saggio è presidente della della International Gramsci Society Italia e insegna Storia del pensiero politico contemporaneo all'Università della Calabria.
Il suo lavoro ha un evidente connotazione divulgativa; vuole spiegare e raccontare la biografia e l'ideologia politica di Enrico Berlinguer a chi non ha avuto modo di esserne testimone diretto. Un testo scritto in maniera semplice che non manca di avere un rigore scientifico adeguato all'argomento trattato. Un modo utile anche ad abbandonare la retorica che - inevitabilmente - rischia di accompagnare alcune delle iniziative organizzate a trent'anni dalla sua morte. Le pagine dell'opera di Liguori si concentrano sulle politiche messe in campo dal leader sassarese, ripercorrendo capitoli accantonati da chi, pur intestandosi una continuità ideale, ha finito per fare delle scelte che forse non avrebbero fatto piacere al segretario generale del Pci. Viene snocciolato il suo rapporto con l'ideologia comunista e il tentativo di renderla più attuale portato avanti tra gli anni Settanta e Ottanta, quell'eurocomunismo che non incontrò il favore dell'Unione Sovietica e delle personalità più ortodosse. Un esperimento utile a comprendere quanto Berlinguer avesse a cuore il dialogo con il socialismo dei Paesi non allineati. Il suo rapporto con Mosca fu sempre critico ma, nel lavoro di Liguori, si spiega che non ci fu mai la voglia di arrivare ad uno strappo. Anzi, si sottolineano i tratti comuni con il Pci di Palmiro Togliatti, segretario vicinissimo alle posizioni sovietiche. Insieme alle celebri parole sulla questione morale è da rivalutare anche la sua netta critica al liberismo e a certa socialdemocrazia.
Matteo Mascia