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Oltre cento disoccupati, licenziati da aziende in crisi e senza ammortizzatori sociali, al lavoro per il Comune di Cagliari. Per 82 l'inserimento è già stato effettuato: nei prossimi giorni toccherà ad altri 26 lavoratori. Il più giovane ha 26 anni, il più anziano 64. Tra loro ci sono anche venti laureati e trentotto diplomati.
La svolta è arrivata grazie ad un'iniziativa della Regione che assicura un sostegno alle persone espulse dal ciclo produttivo. Le risorse stanziate sono pari a 7 milioni di euro per il settore edile: inviate 3707 domande. Ci sono poi le somme stanziate per l'avviso generico: 9,5 milioni con 22.803 candidature presentate.
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Una misura - ha assicurato l'assessore regionale al Lavoro Virginia Mura questa mattina durante l'illustrazione dei numeri del progetto al Comune di Cagliari - che sicuramente sarà rifinanziata: l'interesse è notevole. Pensiamo di riprogrammarla anche con regole diverse magari usufruendo di fondi europei. In una situazione di generale difficoltà economica queste iniziative sono molto importanti".
Condizione necessaria per l'accesso al programma è l'attivazione di piani specifici da parte del Comune. "Per noi vuol dire far accelerare la macchina del Comune - ha spiegato il sindaco Massimo Zedda - snellendo ad esempio l'iter delle pratiche e favorendo la sburocratizzazione".
L'importo previsto dalla disposizione regionale è settecento euro (venti ore settimanali) per un massimo di sei mesi. I lavoratori - secondo quanto indicato dalla Regione - vengono utilizzati per diverse mansioni: presidio ingressi strutture, custodia Mem e mercati, attività amministrativa e contabile, potenziamento front office per l'ufficio tributi.