Rassegna Stampa

Il Sardegna

Rifiuti speciali in via Palabanda partono analisi e interrogatori

Fonte: Il Sardegna
15 gennaio 2009

Il sequestro. Indagini dei Vigili dopo il ritrovamento di resti ospedalieri nei cassonetti

Nessunaipotesisu chiliabbiaabbandonati neicontenitori:cateteri eaghisenzaprotezione Cateteri, siringe, materiale ospedaliero. E pericoloso. È quanto trovato martedì sera dagli agenti della polizia municipale in cinque cassonetti della nettezza urbana, in via Palabanda. Rifiuti speciali - sono stati definiti con certezza - che nella prassi dovrebbero essere smaltiti osservando norme di sicurezza molto rigorose, in discariche specializzate. Ma che qualcuno, incurante del pericolo, ha abbandonato in un contenitore per immondizia “civile”.

LE INDAGINI della sezione centro storico e adesso del nucleo vigilanza ambientale sono appena iniziate. Perché la municipale ha tutta l'intenzione di scoprire da dove provengano i rifiuti abbandonati senza alcuna osservanza delle regole. «Non abbiamo idea di chi possa essere stato - fa sapere il dirigente della municipale, Manuela Atzeni - può trattarsi di un'impresa di pulizie piuttosto che di un operatore sanitario. Chi può dirlo». Anche perché il sostituto procuratore di turno, Giancarlo Moi, è stato avvisato ma non avrebbe ancora ricevuto una relazione di servizio. La procedura, vista la particolarità del ritrovamento, è più farraginosa del normale. Nessuna ipotesi investigativa dunque su chi possa aver abbandonato il materiale nei cassonetti in via Palabanda. Lì vicino, notano gli inquirenti, ci sono due punti sensibili: la Clinica Lay e l'ingresso posteriore dell'ospedale San Giovanni di Dio. Ma per i sospetti, assicurano i vigili, è ancora troppo presto. A scoprire il materiale sono stati agenti in perlustrazione di routine, che stranamente prevede anche il controllo dei cassonetti. Non c'è stato bisogno di un esperto per capire che si trattasse di rifiuti speciali: quando hanno aperto i contenitori grigi tra le altre buste spiccavano inconfondibili buste e tubi di gomma. Trasportato il materiale in un deposito, ora i vigili dovranno avvalersi di un tecnico Asl o forse dell'Agenzia regionale ambiente anche solo per aprire le buste oppure vagliare in maniera più approfondita il materiale. Poi, un consulente dovrà valutarne il grado di pericolosità. Sull'altro fronte, gli agenti stanno già valutando i testimoni da interrogare: è quasi certo - vista la frequenza del ritiro - che i sacchetti siano stati lasciati nel posto sbagliato nella giornata di martedì, poche ore prima che venissero scoperti. «Potrebbe essere stato chiunque, al momento non facciamo supposizioni », ha detto la Atzeni. ¦ E.L.