L'INIZIATIVA.
Vertice organizzato dal prefetto, la Giunta traccia le linee di intervento
La Regione stringe i tempi sulle zone franche doganali e ribadisce la sua priorità, «puntare a un sistema di semplificazione e vantaggi fiscali per le imprese dell'isola o per quelle da attrarre nel nostro territorio». In particolare la Giunta vuole accelerare sull'avvio delle attività della zona franca di Cagliari e procedere, «alla valutazione degli interventi e alla perimetrazione delle altre cinque zone franche previste dal decreto legislativo 75 del 1998, la cui attuazione è stata rinviata troppo a lungo. La posizione è emersa ieri durante l'incontro istituzionale convocato dal prefetto di Cagliari, Alessio Giuffrida, a cui hanno partecipato i prefetti delle altre province, il capo di gabinetto della presidenza della Giunta, il direttore interregionale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli di Stato, i comandanti provinciali della Guardia di finanza e della Direzione marittima di Cagliari.
La Regione punta a una rivisitazione generale della disciplina sulle zone franche, in particolare la legge 20 del 2013, e ha annunciato l'istituzione di tavoli tecnici con i rappresentanti di enti e amministrazioni competenti sulla materia.
Soddisfazione «moderata» è stata espressa dal Movimento per la zona franca, il consigliere regionale Modesto Fenu ha riconosciuto «il passo avanti», ma ha sottolineato che si tratta di una tappa di un percorso «che deve condurre al riconoscimento della zona franca integrale al consumo e della fiscalità di compensazione». La Giunta «non lasci cadere la bandiera della zona franca né si accontenti di obiettivi intermedi», ha commentato l'ex presidente della Regione, Ugo Cappellacci. Dello stesso avviso il capogruppo di Fi in Consiglio Pietro Pittalis: «Per una vera svolta all'economia sarda è necessario che la discussione non si limiti ai punti franchi doganali». È intervenuto anche il presidente del consiglio comunale di Olbia Vanni Sanna: «Sono soddisfatto, ma vigilerò perché gli impegni siano rispettati».
Marzia Piga