Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Marina alla guerra dei tavolini all'aperto

Fonte: L'Unione Sarda
9 giugno 2014


Un comitato spontaneo di quartiere contesta le scelte dell'assessore Coni

 


L'assessore al Traffico Mauro Coni aveva rassicurato i residenti della Marina lo scorso 7 aprile: «Non vogliamo ripristinare i parcheggi ma nemmeno concedere la sistemazione dei tavolini agli esercenti». Eppure qualche giorno fa, proprio sullo stallo di via Baylle, sono apparse delle fioriere lungo tutto il perimetro: una sorta di elegante delimitazione per ciò che si accinge a diventare un salotto di quartiere: «Tra qualche giorno posizioneremo i tavoli», spiegano infatti i camerieri del ristorante Tricoli recentemente inaugurato, «così potremo servire all'aperto le colazioni, i pranzi e le cene». Tavoli, dunque, che è quasi certo non verranno rimossi durante la giornata, privatizzando così un'area che, almeno negli accordi fra cittadini e amministrazione, sarebbe dovuta restare pubblica. Incredulità e indignazione fra i residenti che senza troppi giri di parole si sentono «presi in giro dagli amministratori senza neppure il diritto di sapere perché», commenta Gilda Nonnoi, residente in via Baylle e portavoce del comitato spontaneo “Marina: viabilità”.
Il problema sarebbe sorto all'indomani di quell'incontro pubblico con Coni, in occasione di una riunione di Consiglio: alla delibera che regolamentava le cinque piazze storiche da preservare fra le quali, appunto, lo slargo (sulle quali, cioè, non sarebbero state concesse attività commerciali) vennero apportate alcune integrazioni, come per esempio le scalette di Sant'Antonio e di Santo Sepolcro, ma nessuno chiese di modificare il testo. Eppure, in un solo istante, via Baylle sparì dalla lista delle cinque piazze. Nel documento del 10 aprile, in via ufficiale, dello slargo non vi è traccia, mentre dopo una decina di giorni ecco spuntare il nuovo ristorante.
«Esigiamo un incontro urgente con gli amministratori, ci devono un bel po' di spiegazioni».
Michela Seu