Sant'Elia. Inizia la riqualificazione voluta dalla Regione

Giù le piastre dai palazzi del Favero. Le Regione manda le ruspe e riporta la luce ai piani bassi del grande complesso edilizio di Sant’Elia. Nel rione del futuro si apriranno negozi e uffici, ma per ora l’effetto più immediato resta il duro colpo allo spaccio della zona, da sempre al sicuro sotto le “piastre”. I lavori sono partiti ieri. L'intervento rientra nel progetto di recupero del quartiere proposto dalla Regione e prevede la demolizione delle cosiddette “piastre” (i terrazzamenti che collegano i diversi edifici del complesso edilizio) del Favero, usurate e a rischio cedimenti. I lavori, finanziati dalla Giunta con 495 mila euro, saranno completati entro quattro mesi. «L'intervento era atteso da tempo non solo per la situazione di grave degrado esistente, ma anche per la pericolosità dei vecchi manufatti del complesso del Favero - spiega Francesco Licheri presidente dell’Area - con un successivo intervento, in corso di progettazione, l’Area proseguirà nel recupero e nella riconversione dei piani terra resi disponibili a seguito della demolizione delle piastre che dovranno ospitare locali commerciali e attività produttive e servizi per gli abitanti del quartiere». Quando? Quando la riqualificazione di Sant’Elia sarà realtà. Per ora c’è solo l’affidamento da parte della Regione allo studio Oma di Rotterdam dell’archistar Rem Koolhaas, dell’incarico di redigere il master plan per il nuovo volto del rione. Indispensabili a quel punto le varianti urbanistiche dal Comune per il progetto esecutivo, ma Floris ha detto no (indicazioni tecniche insufficienti) nel marzo 2008 e bloccato l’iter. Il dialogo dovrebbe ripartire dopo le elezio-ni. EN.NE