Il fondo Usa svanisce e il patron annuncia la firma di un pre-accordo con l’imprenditore milanese: si parla di 45 milioni
di Roberto Muretto w
CAGLIARI Se non è uno scherzo è un’uscita di scena degna del mattatore che ha tenuto in mano il timone del Cagliari per ben 22 anni. Massimo Cellino avrebbe ceduto la sua creatura a Tommaso Giulini, titolare della Fluorsid, azienda con sede a Macchiareddu. La notizia è stata data dallo stesso Cellino a un giornalista inglese e ha presto fatto il giro del mondo. Il patron rossoblù ha dichiarato di aver già firmato l’accordo per la cessione del club all’imprenditore milanese. «Gli americani rappresentati da Silvestrone - ha detto - volevano altri 90 giorni di tempo, ma ho preferito non aspettare ed ho venduto a Giulini a cui auguro ogni bene. Ora mi dedicherò con il cuore solo al Leeds». Il titolare della Fluorsid avrebbe messo sul tavolo un assegno da 45 milioni. Una somma più bassa di quella promessa da Silvestrone ma sufficente (salvo ulteriori colpi di teatro) a chiudere un’epoca e aprirne un’altra. Del resto gli americani erano già usciti di scena l’altro ieri dopo che lo stesso Cellino aveva dichiarato che «Luca Silvestrone rappresenta solo se stesso» e che il faccia a faccia di Miami della scorsa settimana era stato fatto solo «per compiacere i tifosi». Gli americani.La notizia della cessione e le parole di Cellino non sembrano, al momento, aver scalfito le certezze di Silvestrone che ha staccato il telefono ma ha affidato il proprio pensiero alla rete. «Noi andiamo avanti, nessuno si tira indietro e se esiste la volontà, confermata anche questa notte, di chiudere l’accordo, per noi non cambia nulla». Il manager ravennate torna indietro al famoso incontro in Florida: «Il vertice di Miami non è certo un’invenzione. La prima notizia dell'avvenuto accordo l'ha data il presidente Cellino, non io». E' evidente che in questa vicenda qualcuno non dice la verità. I fatti, nelle prossime ore, faranno chiarezza su una vicenda che si trascina da mesi tra promesse, poche certezze e tanto fumo. Il dubbio. A questo punto è quasi normale porsi una domanda: Massimo Cellino ha davvero venduto? E perchè lo ha fatto se il Cagliari Calcio, gestito in modo esemplare (e questo gli va riconosciuto) produce ogni anno utili importanti? Il sospetto che l'operazione con gli americani fosse poco credibile c’è sempre stato perchè in una trattativa c'è una parte che vende e un'altra che compra. Il fatto che quest'ultima non abbia mai calato la maschera ha fatto crescere le perplessità. Ma Anche la svolta di ieri sera lascia qualche dubbio. E’ vero che Tommaso Giulini, titolare della Fluorsid, si è dichiarato più volte interessato al Cagliari ed è vero che è l’unico che ha avuto il coraggio di uscire allo scoperto e fare un’offerta. Ma se è lui il nuovo padrone del club di viale La Playa perchè tenerlo nascosto? Giulini ha sempre detto di aver offerto 30 milioni di euro per aver e chiavi della società. Una valutazione che Cellino giudicava lontana dalla realtà. Lontanissima dagli 85 milioni (a questo punto, evidentemente fasulli) messi a correre dal fantomatico fondo Usa. Adesso si parla di un accordo su una cifra vicina ai 45 milioni di ero. E’ sicuro che qualche settimana fa, in un vertice segreto tenuto a Milano, Giulini ha parlato delle sue intenzioni con Massimo Moratti, col quale è in ottimi rapporti. La valutazione del Cagliari Calcio, Centro sportivo di Assemini compreso, potrebbe essere lievitata in quella occasione. Vedremo se è davvero così o se anche l’ultima sparata di Cellino («questa è la mia ultima dichiarazione da presidente») verrà smentita domani mattina.