Si tratta delle somme pignorate al Cagliari calcio per gli affitti pregressi per lo stadio Sant'Elia.
Autore: Federica Lai il 04/06/2014 22:49
Mentre è ancora mistero sulle trattative per la cessione del Cagliari calcio e sul volto degli investitori americani, la giustizia fa il suo corso. È di oggi la decisione della Corte d'appello che condanna il Comune di Cagliari a restituire i quasi due milioni di euro di diritti Sky, pignorati alla Cagliari calcio per gli affitti pregressi per lo stadio Sant'Elia, ribaltando in sostanza la sentenza di primo grado che dava ragione all'amministrazione. Secondo i giudici della Corte "i canoni pretesi dal 1979 al 1997 non sono dovuti perché la convenzione stipulata tra le parti era scaduta". Per quanto riguarda il biennio che va dal 1970 al 1972, il Cagliari calcio deve versare poco piú di 18 mila euro, e non 41 mila com'era invece stato stabilito con la prima sentenza. E ora potrebbe essere a rischio il fondo a sostegno di famiglie e imprese cagliaritane tartassate dalla pressione fiscale, approvato con il bilancio comunale e costituito con i quasi due milioni di euro derivanti dal recupero degli affitti pregressi del club rossoblù. La sentenza di oggi arriva dopo una serie di vicende che hanno portato la squadra a giocare le partite casalinghe a Trieste e nel nuovo impianto sportivo di Is Arenas, a Quartu. Esperienza, quest'ultima, conclusa con un'inchiesta per peculato e falso che l'anno scorso aveva portato all'arresto di alcuni dirigenti comunali di Quartu, dell'assessore ai Lavori pubblici Lilliu, il sindaco Mauro Contini e lo stesso Massimo Cellino. Poi il ritorno della squadra rossoblù al Sant'Elia in versione ristretta, con 5 mila posti disponibili: ma solo dopo il pagamento degli affitti pregressi dovuti al Comune, che ha permesso la stipula della convenzione annuale. Ora, con il via libera della commissione provinciale di vigilanza, il Cagliari potrebbe giocare il prossimo campionato davanti a 16 mila spettatori: il progetto è stato approvato, poi partiranno i lavori per la sistemazione della curva Sud e Distinti a cui seguiranno le prove di agibilità. Per quanto riguarda la costruzione di un nuovo stadio e una diversa gestione della società rossoblù il futuro è ancora tutto da scrivere: i dubbi e nodi da sciogliere sono ancora tanti.