Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Regione: costretti a pagare ma non è finita

Fonte: L'Unione Sarda
5 giugno 2014


 

La Regione dovrà pagare 125 milioni di euro nonostante nessun giudice togato si sia ancora pronunciato sul merito della causa intentata da Nuova Iniziative Coimpresa. Quindi pagherà ma continuerà a combattere contro quella che definisce un'ingiustizia.
Dopo il pignoramento diventato esecutivo il 29 maggio scorso, viale Trento spiega in una nota la sua posizione ufficiale.
«La Giunta guidata da Francesco Pigliaru non è stata protagonista di questa lunga vicenda che dura da 14 anni, ma ne ha subito gli effetti», si legge in una nota. «La Giunta si è insediata in mezzo a una raffica di provvedimenti che non mostravano certo una volontà di mediazione da parte dell'impresa. L'11 marzo scorso veniva notificato l'atto di precetto, il 13 marzo si insediava il presidente Pigliaru, il 20 marzo la giunta, che il 21 marzo proponeva un incontro a Nuova iniziative Coimpresa. Il 24 marzo è partito l'atto di pignoramento, notificato alla presidenza della Regione il 26 marzo, in cui si fissava l'udienza per il 16 aprile. Il 1° aprile c'è stato il primo e unico incontro. Poi è andato avanti il percorso che ha portato al definitivo congelamento delle somme e alla situazione attuale. Durante questo periodo hanno parlato gli atti giudiziari e non è stata possibile alcuna trattativa».
«Fin qui la storia del risarcimento, mai riconosciuto dalla Regione né come diritto, né tanto meno nella sua quantificazione, valutata assolutamente fuori scala dall'arbitro di parte regionale. I successivi provvedimenti giudiziari», prosegue la nota, «non sono mai entrati nel merito della vicenda. Anzi, le sentenze dei Giudici amministrativi hanno confermato l'inedificabilità dell'area di Tuvixeddu e Tuvumannu. Ma, in attesa del pronunciamento della Corte d'appello di Roma, e dell'eventuale giudizio di Cassazione, il lodo arbitrale deve essere rispettato ed eseguito. Quindi, per ora, la Regione deve pagare».
«La linea seguita dal suo insediamento a oggi dalla giunta Pigliaru è stata quella di difendere le risorse finanziarie della Regione, con numerose opposizioni e ricorsi, tentando di ridurre al minimo il danno economico per le casse pubbliche e contemporaneamente di mandare avanti ogni iniziativa che salvaguardi un sito di così grande rilevanza archeologica e paesaggistica. Resta quindi in piedi, con il totale sostegno della Giunta regionale, il procedimento di copianificazione con il Comune e con il Ministero dei Beni culturali per il risanamento dei colli».