Team e piloti affilano le armi, domani lo shakedown a Putifigari e il via ufficiale da Cagliari
di Marco Giordo
ALGHERO Il Rally Italia Sardegna è ormai alle porte e la gara, giunta alla sua undicesima edizione, sarà valida quale appuntamento italiano del campionato del mondo. La corsa si presenta molto più agguerrita del solito per diversi motivi. Anzitutto per il tentativo di “remuntada” di Latvala nei confronti di Ogier, poi per l’atteso riscatto sugli sterrati sardi di Hirvonen, Mikkelsen e Meeke, ed infine per alcune novità nel percorso. «Il mondiale piloti è più aperto - ha ricordato Latvala dopo il Rally di Argentina -. Adesso infatti arrivano tre delle mie gare preferite, Sardegna, Polonia e Finlandia. E devo assolutamente vincere in Sardegna, una gara endurance, lunga e difficile come quella disputata in Argentina». Una vera e propria dichiarazione di guerra nei confronti del leader del mondiale piloti Sébastien Ogier, che precede il finlandese nella classifica iridata di 24 punti. Un margine accessibile, recuperabile da parte di Jari-Matti, che in questa stagione è molto determinato visto che ha ben 39 punti in più rispetto allo scorso anno. La gara di quest’anno sugli sterrati del nord Sardegna si presenta come un atteso banco di prova anche per Mikko Hirvonen, Andreas Mikkelsen e Kris Meeke. Il finlandese della Ford ha da sempre ben figurato in Sardegna, dove ha ottenuto la sua unica vittoria al volante della Citroen Ds3 Wrc nell’ottobre 2012 (da allora non ha più vinto una prova del mondiale), e cinque secondi posti consecutivi dal 2007 al 2011. Mikko l’anno scorso si era ritirato per un’incredibile uscita di strada al rallentatore, ma stavolta dopo la delusione argentina la sensazione è che questa possa essere la sua gara del riscatto. Questa sarà una trasferta importante anche per Andreas Mikkelsen, uno che sugli sterrati dell’isola ha sempre fatto bene. Il norvegese avrà di nuovo al suo fianco Ola Floene che gli detterà le note in lingua madre, e questo dovrebbe aiutarlo non poco nel migliorare le sue performance. La Sardegna piace poi da sempre anche a Kris Meeke. L’irlandese della Citroen infatti nel 2010, sulla Peugeot 207 S2000, si era ritirato nella gara allora valida per l’IRC, ma poi si era aggiudicato con pieno merito il Costa Smeralda, dimostrando di trovarsi davvero a suo agio sugli sterrati della Gallura. Grazie all’ottima affidabilità della Ds3 e al podio colto in Argentina, Meeke si candida al ruolo di protagonista anche per questo fine settimana e, visto il percorso insidioso, potrebbe essere lui la sorpresa della gara.