Durissimo documento degli abitanti di Stampace e Marina che per sabato prossimo indicono un'assemblea di protesta: "Come in Umbria, qui si rischia la fuga dei residenti: pericolo narcotraffico"
Autore: Federica Lai il 02/06/2014 14:22
“Degrado del centro storico: Cagliari come Perugia?”. Il quesito provocatorio viene posto dal comitato “Rumore no grazie”, che per sabato prossimo ha indetto un’assemblea pubblica per affrontare insieme ai residenti di Stampace e Marina la questione della movida e le problematiche che comporta. Cagliari viene paragonata al capoluogo umbro che “da stella del turismo nazionale è diventata in pochi anni la capitale nazionale del narcotraffico. Il passaggio obbligato per giungere a tanto degrado è stato la messa in fuga di buona parte dei residenti del centro storico e una situazione di perenne coprifuoco per chi ha resistito”.
Per quanto riguarda il centro storico di Cagliari, Marco Marini, presidente del comitato, parla di “situazione di invivibilità notturna determinata da un irrazionale affollamento che crea disagio e sofferenza ai residenti fin dentro gli stessi ambienti domestici e una situazione di generale pericolosità che è già sfociata in gravi episodi di violenza. Questa situazione preoccupante non solo non arresta il crescente abbandono del centro cagliaritano, in atto da anni da parte dei residenti storici, ma oggi può prospettarsi anche come tentativo di ‘occupazione del territorio’ da parte di chi intende, una volta padrone del campo come capita a Perugia, praticare traffici illeciti alla luce del sole. Uno scopo, quello del controllo del territorio, che parte da lontano e si attua in vari modi: non a caso oggi in Marina e Stampace si guarda con preoccupazione all'apertura indiscriminata di nuovi punti vendita di alcolici”.
E poi ci sono le accuse al Comune. “Siamo completamente abbandonati da un' amministrazione locale che non viene nemmeno sfiorata dal problema – spiega Marini - e spinge di fatto i cittadini a chiedere le soluzioni in sede processuale. Ecco perché chiediamo impegno solidale a tutte le forze sensibili al destino della città nella convinzione profonda che questo stato di cose, senza seri contrasti, è destinato ad approdare ad un unico risultato: la consegna della città all'illegalità”.