Il rappresentante del misterioso Fondo Usa annuncia per oggi una conferenza stampa
Luca Silvestrone parla per la prima volta da rappresentante ufficiale del Cagliari calcio. È soddisfatto, ma mette subito le mani avanti: «Siamo ospiti e parliamo solo dello stadio. Dell'acquisto della società discuteremo altrove». Argomento rimandato a una conferenza stampa organizzata per oggi in un bar di via De Magistris e non nella sede del Cagliari. Nessuna speranza, quindi, di avere notizie sui misteriosi dieci investitori americani che, virtualmente, avrebbero acquistato la società. E che, appunto, restano senza nome. Anche se il portavoce ravennate prova a tranquillizzare tutti: «Avevo detto che quest'incontro era anche più importante di quello di Miami. Ora possiamo formalizzare il passaggio di consegne della società».
Sprizza ottimismo, Silvestrone, anche quando tocca il tasto dolente: ma chi sono gli investitori? «Quando sarà firmato il preliminare, cadrà l'obbligo di riservatezza. I legali delle parti sono al lavoro per la stipula del contratto. Ancora pochi giorni». Magari mercoledì 28 maggio: «Sì, saranno gli stessi investitori a far cadere il velo, sbarcando in città per la firma e una conferenza stampa». Aspettando i “magnifici dieci”, il rappresentante degli acquirenti (in pectore) del club rossoblù spiega: «Verranno costituite due società. Una ad hoc per l'acquisto del club e un'altra per la costruzione dello stadio. Avranno sede a Cagliari».Le società per Cagliari e stadio non ci sono ancora. Cellino batte cassa e chiede i 10 milioni pattuiti come caparra entro mercoledì. Ma anche in questo caso, Silvestrone si trasforma in battitore libero: «Col presidente ci sentiamo regolarmente, non ci sono problemi. Gli investitori adempiranno al loro impegno. Ora potranno uscire allo scoperto. Io dovevo solo fare da tramite tra loro e il presidente Cellino». E allora, non resta ancora che attendere mercoledì per capire se davvero il Cagliari batterà bandiera a stelle e strisce.
Alberto Masu