Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rifiuti, i vigili imitano la scientifica

Fonte: L'Unione Sarda
15 gennaio 2009

Iniziate le analisi del materiale sanitario rinvenuto nei cassonetti di via Palabanda

La clinica Lay si difende: «Smaltiamo in maniera regolare»

La polizia municipale al lavoro per stabilire se i rifiuti nei cassonetti sequestrati martedì sera in via Palabanda siano pericolosi o no.
Vigili urbani in versione CSI. Per tutta la giornata di ieri, gli agenti della Municipale hanno imitato gli investigatori del telefilm americano. Vestiti con tute speciali e dotati di attrezzature scientifiche, hanno analizzato il contenuto dei sei cassonetti sequestrati martedì notte in via Palabanda. Un lavoro quasi da polizia scientifica, visto che il materiale rinvenuto deve essere individuato con precisione: potrebbe trattarsi di rifiuti “regolari”. Ma, all'interno dei cassonetti, potrebbero anche esserci rifiuti che devono essere smaltiti seguendo procedure precise, vista la loro pericolosità. Non solo: c'è anche da capire da quale struttura arrivino.
LA CLINICA Il presidio sanitario più prossimo ai cassonetti è la clinica Lay. Da dove, però, arrivano rassicurazioni. «State tranquilli, non abbiamo smaltito alcun rifiuto sanitario». Giorgio Carboni, amministratore delegato della società che gestisce la clinica, giura che la struttura ha sempre agito secondo le leggi. Il fatto che i cassonetti siano davanti all'uscita secondaria della clinica non ne può certificare la provenienza.
LA DIFESA Il manager dell'Arco dell'Angelo, la società che gestisce la struttura, non vuole responsabilità. «In primo luogo, perché non so che cosa sia stato trovato all'interno dei cassonetti». I vigili urbani hanno parlato, genericamente, di rifiuti sanitari. «Il fatto che siano stati trovati in via Palabanda non significa necessariamente che arrivino dalla nostra clinica: in zona, ci sono anche uno studio medico, un laboratorio radiologico e anche l'ospedale civile». Difesa appassionata e accorata quella di Carboni: è convinto del fatto che i rifiuti della clinica siano stati smaltiti secondo le normative. «Figuratevi che, qualche tempo fa, insieme alla busta paga, abbiamo consegnato ai nostri dipendenti un cd che conteneva tutte le procedure in materia. Non credo neanche possibile che un nostro lavoratore, di propria iniziativa, abbia deciso di gettare nei cassonetti materiali pericolosi».
IL GIRO Carboni è talmente convinto del fatto suo che organizza anche un tour all'interno della struttura per mostrare il modo in cui vengono raccolti i rifiuti. Nel piano interrato, in effetti, ci sono due stanzette nel quale viene stivato il materiale di scarico. «E, periodicamente, vengono a ritirarli, con un mezzo speciale, gli incaricati di una ditta specializzata con la quale abbiamo stipulato un contratto». Materiali pericolosi, spiega, che vengono smaltiti regolarmente. Cosa che accade anche con il cartone. «Un incaricato provvede a dividerlo, a piegarlo e a legarlo. Viene preparato in questo modo e, ogni due giorni, viene ritirato». In effetti, verso l'ingresso di via Palabanda c'è un mucchio di cartone già opportunamente preparato.
MARCELLO COCCO

15/01/2009