Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Silvestrone non rivela i nomi e se la prende con la stampa sarda

Fonte: L'Unione Sarda
3 giugno 2014


Incontro con i giornalisti in un bar: attacco all'Unione, editore e direttore lo querelano

 


Una conferenza stampa sui generis , in un bar cittadino, perché «qui ci sono gli amici che mi hanno sempre sostenuto e non nella sede del Cagliari, perché ancora non ci sono le firme». Luca Silvestrone, il portavoce del gruppo americano che ha manifestato l'intenzione di acquistare il Cagliari calcio e di concorrere alla costruzione di un nuovo impianto al posto del Sant'Elia, sceglie una sede insolita per diffondere le sue verità alla stampa e ai tifosi presenti.
Il manager di Ravenna prende la parola con un lungo intervento, quasi un'ora, in cui gioca all'attacco. Il primo a finire nel mirino è il capogruppo di Forza Italia: «Se siamo qui è perché un politico di nome Giuseppe Farris ha svelato il mio nome, dopo aver spulciato nelle mail del sindaco. Avevamo chiesto riservatezza, nessuno voleva farsi pubblicità». Poi, il portavoce fa il punto della situazione, alla luce degli incontri di Miami con Massimo Cellino e col sindaco Massimo Zedda per la questione stadio: «Siamo a un punto delicato, a ridosso delle firme, dopo aver quasi risolto il problema Sant'Elia, anche grazie al sindaco. Spero che mercoledì ci sarà il via libera, per sapere dove si giocherà il prossimo anno».
Ma la conferenza è incentrata soprattutto sulle polemiche col gruppo Unione Sarda : «Dopo l'accordo di Miami, hanno iniziato a gettare fango. C'è un altro compratore, Tommaso Giulini, ma su di lui non hanno mai indagato. Io sono grasso ed esco con le amiche, mentre lui è bellino e pulito. Mi chiedo il perché di tutto questo». E Silvestrone si dà una risposta: «Il problema è legato allo stadio. Forse ci sono editori che vogliono costruire? Parliamone, c'è spazio per tutti». E ancora: «Esigo rispetto, come io rispetto tutti».
Infine, si torna a parlare della trattativa: «Io rappresento un gruppo che ha accordi per costruire stadi fino al 2024. Siamo a un passo dall'accordo, presto cadranno i veli dovuti al patto di riservatezza. La settimana prossima presenteremo a Cellino il preliminare di vendita». E a proposito del patron rossoblù: «Certo, lui conosce i nomi degli investitori. E il contratto non lo firmo io. Perché io non ho 160 milioni da investire. Io sono stato pagato per gestire la trattativa, fare l'accordo per portare i big a un tavolo e fare l'accordo. Io ho fatto quello che dovevo fare e faccio un passo indietro». E allora, secondo Silvestrone, bisogna solo aspettare: «Vedrete, la firma la metteranno gli investitori che arriveranno a Cagliari e si presenteranno in conferenza stampa. E diranno chi sono, da dove vengono e da dove arrivano i soldi».
LA QUERELA A seguito delle dichiarazioni rese da Silvestrone nel corso del suo incontro con giornalisti e tifosi in un bar, l'editore e il direttore dell' Unione Sarda depositeranno martedì 3 giugno una querela in sede penale e una richiesta di risarcimento danni in sede civile.
Alberto Masu