PREFETTURA. Ieri la consegna delle onorificenze nell'ambito delle celebrazioni per il 2 Giugno
L'ha raccontata come se fosse quella di un altro, la sua storia da deportato in un lager nazista, tra i pochi scampati nella nave bombardata e catturato quando raggiunse terra. Pietro Biggio sorrideva, ieri mattina in Prefettura, e sembrava stupirsi di quel che raccontava. Ora Biggio è medaglia d'onore: gliel'hanno consegnata proprio ieri ed è stato il momento più toccante della cerimonia per la consegna delle onorificenze al merito della Repubblica, che si tiene ogni anno il 2 giugno, nel giorno in cui la Repubblica compie gli anni (ieri sono diventati 68). Con il prefetto, Alessio Giuffrida, ma c'erano le massime cariche regionali e della città
I PREMI Le altre sei medaglie a ex deportati nei campi di concentramento tedeschi sono state ritirate da eredi delle persone insignite, e ormai scomparse. Sono Carmelo Granara (l'ha ritirata Irma Armeni), Epifanio Meloni (la figlia Epifania), Santino Mercenaro (la figlia Maria Renata), Peppino Mureddu (il figlio Giovanni), Tullio Rivano (la moglie Anna Rombi) e Mario Spada (il nipote Alberto Lecis).
I CAVALIERI Onorificenze a Giuseppe Cannas (dipendente Enel in pensione), Pasqua Cosenza (direttore amministrativo contabile della Prefettura), Luciano Calabrò (colonnello dei carabinieri), Alessandro Dessì (luogotenente dell'Arma), Francesco Pinna (Corte dei conti) e Domenico Sechi (maresciallo della guardia di finanza).
UFFICIALE L'onorificenza è stata assegnata a Pompeo Formato, luogotenente dei carabinieri.
COMMENDATORI Titolo assegnato a Giorgio Buccelli (dipendente Ersat in pensione) e a Francesco Bucarelli (ex comandante provinciale della guardia di finanza, in missione all'estero: a ritirare la pergamena è stato l'attuale comandante Germano Caramignoli).
LE AUTORITÀ Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha annunciato che «tutti gli spazi finanziari che si apriranno col blocco del patto di stabilità saranno spesi fino all'ultimo euro». Il sindaco Massimo Zedda ha ricordato «la dignità dei cittadini onesti che faticano ad andare avanti». Il commissario della Provincia, Pietro Cadau, ha parlato del titolo quinto della Costituzione e Francesca Barracciu, sottosegretario alla Cultura, ha detto che la festa del 2 giugno «si celebra non soltanto con lo sguardo rivolto al passato, ma con la mente rivolta al futuro».
Luigi Almiento