Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Pirri e l’alluvione, la frazione è a rischio

Fonte: La Nuova Sardegna
14 gennaio 2009

MERCOLEDÌ, 14 GENNAIO 2009

Pagina 2 - Cagliari



L’opposizione: non fate niente La maggioranza: occorre il Pai




CAGLIARI. «Ottima la relazione, solo che ci avete ridato quella di gennaio 2008, compilata dieci mesi prima dell’alluvione di ottobre», hanno lamentato i consiglieri comunali dell’opposizione. Ieri in assemblea municipale si è discusso dei danni causati dalle piogge che hanno devastato l’area di Cagliari. L’assessore ai Servizi tecnologici Gianni Giagoni, nella sua relazione introduttiva, ha sottolineato come le precipitazioni di ottobre siano state un fatto eccezionale a cui l’amministrazione ha risposto positivamente grazie al coordinamento di tre assessorati. Mentre il sindaco Emilio Floris ha precisato che sono in atto contatti importanti per avere i fondi che occorrono per i lavori di intervento idrogeologico da fare a Pirri.
Giovanni Sechi, docente in ingengeria del territorio, e Sara Frongia hanno spiegato che quello che è capitato a Pirri deriva da una serie di «criticità». Per eliminarle e rendere la frazione esente dai rischi possibili, hanno spiegato, occorre costruire una serie di collettori che impediscano l’affluire delle acque in alcune zone paricolarmente esposte: come come via Barilla, via Amper, la fine di via Cadello e piazza Italia. Nello stesso tempo occorrerà realizzare nuove caditoie e adeguare quelle esistenti per agevolare il deflusso delle acque. Inoltre, è stato detto, vi sono anche ampi settori di Pirri dove le rete delle acque bianche si fonde con quella delle nere per una serie di allacci abusivi del passatto. Un fatto che impedisce che molti scarichi possano defluire in modo corretto. I tecnici hanno poi affermato che sono possibili interventi volti, gradualmente, a una messsa in sicurezza totale della frazione. Francesco Patricolo, ingegnere del Comune, ha informato che a Pirri si sono fatti anche diversi interventi sulla rete fognaria e sottolineato che l’evento di ottobre è stato superiore a qualsiasi perturbazione prevdibile. E che per questo occorre un’azione «sistemica» che operi anche sulla rete fluviale, che risale agli anni Sessanta.
Durante il dibattito, invece, l’opposizione (Claudio Cugusi, Ninni Depau, Marco Espa, Andrea Scano, tutti del Pd; e Massimo Zedda, Sinistra democratica) ha accusato l’assessore Giagoni di non aver risposto al tema del dibattito, che partiva da un ordine del giorno votato dal Consiglio. Documento in cui si chiedevano gli impegni che la Giunta intendeva prndere e si raccomandava di dare priorità al recupero di Pirri. Mentre è stata presentata un’ottima relazione che ricalca quella di gennaio 2008, con alcuni aggiornamenti. Il problema, invece, sarebbe stato quello di sapere perchè non sono state applicate le indicazioni in essa contenute. La maggioranza (Massimiliano Tavolacci, Udc; Alessandro Serra, An; Lino Bistrussu, Riformatori; e Aurelio Lai, Uds) pur con sfumature diverse hanno, da un lato, respinto le «strumentalizzazioni» dell’opposizione, dall’altro sottolineato la necessità di una programmazione generale che punti a inserire Pirri nel Piano di assetto idrogeologico regionale. Alla fine il dibattito è stato sospeso in attesa di un ordine del giorno unitario che sarà, presumibilmente, presentato oggi. (r.p.)