Al lavoro? Si va a pedali «Noi siamo quelli dell'ultimo miglio», spiega Gianni Pistidda di Bicincittà. Nel senso che il bike sharing, nel sistema di mobilità alternativa, è l'anello finale: il pendolare raggiunge la città col pullman o la macchina, in quest'ultimo caso posteggia in un parcheggio di scambio e prende la bici per l'ultimo tratto verso il posto di lavoro.
Il sistema conta su 13 stazioni (incluse quelle di Molentargius, finalmente in rete ) e un centinaio di bici fra cui 35 elettriche, in funzione tra una quindicina di giorni. Una decina sono in riparazione dopo il raid vandalico di due settimane fa a Marina Piccola. Gli abbonati sono 500, più altri 145 in fase di registrazione. «L'età media è sui 30 anni», dice Pistidda: «Ogni bici, in media, viene prelevata per 8-10 volte al giorno. Il 90% degli utilizzi è sotto la mezz'ora (che è gratis): segno che le bici vengono usate per ciò cui erano destinate, cioè brevi spostamenti urbani». Prendo, vado al lavoro, restituisco; a fine lavoro prendo, torno a casa, restituisco. (m. n.)