LA SVOLTA.
Cresce la rappresentanza parlamentare a Strasburgo, come nel 1984 e 1989 La
Pd primo partito, seguito dal M5S. Forza Italia scende al 16% La più carina è di ieri sera, al bar. Un politologo ruspante: «Toh, Tressardi a Strasburgo». Già, proprio così: una sola parola, ma sono in tre, come nel 1984 ( Giosuè Ligios della Dc, Andrea Raggio del Pci, Michele Columbu del Psd'Az) e nel 1989 (il leader sardista Mario Melis, Felicetto Contu della Dc e Andrea Raggio). Tutti eletti nella Regione che ha più detestato l'Europa con il record nazionale di astensionismo (votanti al 42%). Renato Soru si riscatta dopo la scoppola del 2009 e vola con una percentuale bulgara (182mila voti, quinto in Italia); Salvatore Cicu centra il bersaglio (secondo nelle due Isole, 51mila consensi) anche grazie alla sua carta d'identità (è nato a Palermo) nonostante il calo di Forza Italia mentre Giulia Moi è l'unica delle nove donne sarde candidate in Sardegna ad atterrare nell'europarlamento con la maglietta del M5S (63mila voti), senza aver mai messo piede in un consiglio comunale.
SORU E IL PD Renato Soru ama ripetere che «non è importante alzarsi presto, ma arrivare al momento giusto». Parole sante, per l'ascetico ex Presidente della Regione, capace di catturare 40mila consensi in Sicilia, non solo per l'immagine di cui gode nel resto d'Italia, ma anche per la decisione del Pd di concentrare tutti gli sforzi su di lui. I Dem sono raggianti: guadagnano 10 punti rispetto alle ultime Politiche e (ri)diventano il primo partito ai danni dei grillini, cui mancano 100mila voti rispetto al febbraio 2013.
FORZA ITALIA Ce l'ha fatta anche Cicu, nonostante il suo partito abbia lasciato per strada 4 punti percentuali in un anno. L'ex sottosegretario alla Difesa dovrà ringraziare il Governo Letta e i colleghi deputati che (ottobre 2013 e aprile 2014), hanno modificato la legge elettorale per le europee con l'applicazione del metodo di assegnazione dei seggi previsto per la Camera. Se si fosse proceduto con le vecchie norme, la circoscrizione insulare avrebbe ottenuto tre seggi in meno. A Cicu dovrà mandare (almeno) un mazzo di fiori il coordinatore di Fi Settimo Nizzi che tornerà a Montecitorio, dopo le dimissioni del neo eletto a Strasburgo.
LE DONNE Giulia Moi - 43 anni appena compiuti, ricercatrice di Cagliari, tre lingue parlate - festeggia, mentre non ritornerà a Bruxelles Maddalena Calia (9mila voti, Ncd). Discreto risultato per la cantante Elena Ledda (Tsipras, 14mila voti). I due partiti però non eleggono nessuno, al pari dell'Idv che riproponeva Giommaria Uggias (4300 voti).
GLI ESCLUSI Scelta Europea presentava come capolista Anna Maria Busia che ha ottenuto 3500 voti. Il segretario regionale di Fratelli d'Italia Salvatore Deidda ha racimolato 5800 voti, distaccando il sindacalista dell'Ugl di Sassari Simone Testoni (2367).
L'EX GOVERNATORE L'analisi di Ugo Cappellacci si riferisce al ruolo esercitato da Silvio Berlusconi . «Il Pd ha vinto - dichiara - con un risultato che non lascia adito a dubbi, ma contro una squadra che non era al completo perché privata del suo miglior giocatore. Se Berlusconi avesse avuto la possibilità di esercitare a tempo pieno e senza limitazioni il suo ruolo, avremmo assistito a una “partita” diversa».
LE REAZIONI Sul fronte delle reazioni, chi gongola di più è il Pd. Secondo il consigliere regionale Roberto Deriu «ora Renato Soru deve guidare da Bruxelles il Pd sardo, raccordando gli sforzi di tutti i Democratici nelle istituzioni e nel partito a sostegno di Francesco Pigliaru e della Giunta regionale. C'è da battere la crisi con riforme profonde, ripresa economica, nuova equità». Grande soddisfazione anche da parte del capogruppo regionale Pietro Cocco , secondo il quale «la Sardegna, con la candidatura autorevole e di prestigio di Renato Soru, è riuscita a superare il deficit democratico che ci ha storicamente penalizzato nei confronti della Sicilia». Si fanno sentire anche alcuni parlamentari. Attacca Caterina Pes , deputata legatissima all'ex governatore. «Renato Soru è il candidato più votato nelle isole, il Pd primo partito e l'azione riformista di Matteo Renzi si conferma vincente: la buona politica ha dimostrato di saper arginare i populismi». Alla Pes, fa eco la collega Romina Mura : «È la vittoria di un progetto che restituisce fiducia nei cittadini, rispetto a proposte vecchie, distruttive e cariche di odio». Il senatore Giuseppe Luigi Cucca fa notare che «il clamoroso risultato del Pd è frutto dall'unica candidatura voluta con forza dal partito: quando il Pd è unito, non ce n'è per nessuno». Di segno opposto Antonio Grizzuti , coordinatore regionale di Scelta Civica , il quale attacca «i Riformatori che hanno tradito». L'Idv, sebbene l'europarlamentare uscente Uggias non sia stato rieletto, «apprezza il nostro risultato in Sardegna». Entusiasta Antonio Satta dell'Upc: «Un grande risultato per il centrosinistra e per Soru, segno che la competenza e la buona politica pagano». Critico infine Edoardo Tocco , consigliere regionale forzista. «L'elezione di Cicu è un grande risultato, ma è necessario ricostruire il partito».
Augusto Ditel
@augustoditel