Caf in affanno, contribuenti confusi. Il Comune: software in arrivo
Tre imposte in una, la scadenza è il 16 giugno
Chi vive a Cagliari ha tre settimane per farci i conti. Entro il 16 giugno i proprietari di immobili (escluse le prime case non di lusso) dovranno pagare l'Imu, proprietari (per l'85 per cento) e inquilini (per il 15) la Tasi e tutti la Tari. Questo perché l'amministrazione comunale del capoluogo è fra quelle che hanno già pubblicato sul sito del ministero delle Finanze la delibera con le aliquote. «Ho la sensazione che la scadenza imminente sia un po' sottovalutata dai contribuenti», avvisa Monica Basoli, responsabile assistenza fiscale dei Caf sardi della Cgil: «Tutti sembrano ancora in stato confusionale, non hanno realizzato le novità». Giampaolo Carta, responsabile cittadino del Sicet (sindacato inquilini della Cisl), condivide: «Gli inquilini non sanno ancora di dover pagare una quota della Tasi».
CALCOLI I tempi sono stretti, strettissimi. Il Comune ha già cominciato a inviare a casa dei cagliaritani i moduli F/24 pre-compilati per la Tari, unica delle tre componenti della Iuc per la quale il calcolo dell'importo da pagare è a carico dell'amministrazione. Qualcuno li ha già ricevuti, altri li aspettano.
Per Imu e Tasi, invece, il calcolo va fatto in autoliquidazione: tocca cioè al contribuente destreggiarsi fra rendite catastali, rivalutazioni, moltiplicatori, aliquote, detrazioni. Due autentici labirinti, uno diverso dall'altro. Fare il calcolo a mano (negli articoli qui accanto spieghiamo come funziona, ndr) non è per tutti. «Il rischio di commettere errori è altissimo», avverte Monica Basoli. Sul web si trovano dei programmi, ma i dati vanno inseriti a mano e il pericolo di dare i numeri resta.
IN ATTESA DEL PROGRAMMA Il consiglio, per chi vuol fare da sé, è di aspettare che sul sito internet del Comune (dove si trovano già regolamento, delibere e tabelle) venga pubblicato il software che dovrebbe semplificare le cose (l'anno scorso, per l'Imu, ha funzionato). Quanto ci vorrà? «Gli uffici stanno facendo le ultime verifiche e gli ultimi test», fanno sapere dal Municipio, dove è in preparazione anche un pieghevole con le informazioni base da distribuire «a giorni». Gli stessi Caf, al momento, rimandano ai primi di giugno i contribuenti che si rivolgono a loro nella speranza di liberarsi in un'unica seduta sia dell'Irpef (la dichiarazione dei redditi va presentata entro il 31 maggio) che della Iuc.
IMPORTI Intanto dai contribuenti arrivano lamentele preventive. Per la Tasi, diversi proprietari di case in affitto si lamentano di dover pagare i servizi indivisibili (viabilità, illuminazione ecc.) sia per l'abitazione propria che per quelle dove vivono altri. Gli inquilini, dal canto loro, mal digeriscono la novità di una quota di Tasi a loro carico, in aggiunta alla Tari.
È trasversale, invece, la sensazione è che col passaggio dal recente sistema Imu+Tares al nuovo Imu+Tasi+Tares si finirà per pagare di più. È davvero così? «In generale sì. Ma non per tutti», stima Manuela Basoli: «I proprietari di case con rendite catastali basse, dovrebbero risparmiare qualcosa». Con l'avvertenza che, causa il ben noto problema del mancato aggiornamento del catasto, rendite basse non corrispondono automaticamente a immobili di scarso pregio: un appartamento non recente in pieno centro, accatastato decenni fa, può avere una rendita inferiore a un appartamento nuovo in periferia.
Marco Noce