Transazione da quasi 7 milioni sul saldo dei contributi per gli ex Eaf ed ex Esaf
Se i versamenti saranno puntuali Equitalia sospenderà le procedure esecutive
di Mauro Lissia w
CAGLIARI La Regione le prova tutte pur di salvare Abbanoa dal fallimento richiesto dalla Procura della Repubblica: dopo aver fatto notificare alla società in house che gestisce il servizio idrico quattro ingiunzioni per un totale di sei milioni e 763 mila euro per i contributi integrativi ai dipendenti ex Esaf che dovevano essere pagati a partire da agosto del 2010, l’assessorato alla Programmazione ha inviato una proposta di transazione che prevede il saldo del debito in 120 rate mensili da 59.198 euro. Era stata Abbanoa a chiedere alla Regione una dilazione del debito maturato nell’arco di quasi quattro anni, il testo dell’accordo è stato però integrato dal dirigente Franco Sardi con maggiori garanzie a favore dell’ente pubblico. Se Abbanoa accetterà la proposta, dovrà versare la rata con puntualità entro l’ultimo giorno del mese. Se per qualsiasi ragione dovesse saltarne cinque di seguito o sette non consecutive, la transazione serà nulla e ripartirà la procedura di recupero attraverso Equitalia, che la Regione si impegna per adesso a sospendere. La transazione potrebbe rappresentare per Abbanoa la classica boccata d’ossigeno, considerato che non c’è più tempo per opporsi alle ingiunzioni e alle conseguenti cartelle esattoriali. Resterebbe però l’impegno inderogabile a versare mese dopo mese la rata pattuita per i prossimi dieci anni. Sarà in grado Abbanoa di rispettare l’accordo? Il debito è legato ai contributi integrativi che Abbanoa doveva pagare a partire da agosto del 2010 a favore dei dipendenti ex Esaf in base all'impegno assunto dalla Regione nel 2005 con una legge che prevede la salvaguardia di tutti gli istituti normativi ed economici dei dipendenti passati dall'Eaf e dall'Esaf alla nuova società. In questo caso si parla dei contributi destinati al cosiddetto Fitq, un fondo integrativo in cui Abbanoa è obbligata a versare una quota mensile sulle buste-paga degli ex Esaf, mentre un'altra quota è rimasta a carico della Regione. Abbanoa è obbligata per legge ma ha omesso di farlo. L'amministrazione regionale ha provato a sollecitare Abbanoa, ma dal 2010 ad oggi c’è stato un solo versamento di 86 mila euro, datato 16 aprile 2014. Forse grazie a quell’atto di buona volontà è stata valutata la possibilità di una transazione, nella quale la Regione fa riferimento esplicito alla ricapitalizzazione della società in house, realizzata coi famosi 142 milioni pubblici. Curioso osservare come i rapporti tra Regione e Abbanoa corrano su binari diversi: da una parte l’amministrazione pubblica finanzia la società in house e la affianca nella difesa dalla procedura fallimentare avviata dalla Procura di Nuoro e passata al tribunale di Cagliari. Dall’altra la bersaglia di ingiunzioni e di procedure esecutive, che appaiono tra l’altro in contrasto coi debiti che la Regione stessa ha maturato nei confonti di Abbanoa per le forniture d’acqua agli uffici e ai servizi regionali. Misteri della pubblica amministrazione.