Oggi l’incontro con Giulini, la prossima settimana a Miami il faccia a faccia con i rappresentanti del fondo a stelle e strisce
di Roberto Muretto w
CAGLIARI Tommaso Giulini, rappresentante della Fluorsid, è a Londra. L’impreditore milanese, molto vicino alla famiglia Moratti, ha fretta di chiudere l’acquisto del Cagliari Calcio. Ieri ha visto Massimo Cellino ma si è trattato di un incontro interlocutorio. Oggi si entrerà nel vivo, anche se difficilmente la trattativa verrà chiusa. Sul piatto sono stati messi 45 milioni di euro per il cento per cento del club e il Centro sportivo di Assemini. Il presidente rossoblù ha sul tavolo anche l’offerta del fondo americano. Una cifra che oscilla tra 70 e 80 milioni per tutti gli asset societari, terreni di Santa Caterina e sede sociale compresi. Tra qualche giorno Cellino tornerà a Miami e all’inizio della prossima settimana dovrebbe vedere, per la prima volta, alcuni del rappresentanti della cordata degli States, che finalmente usciranno allo scoperto. Il patron. Ha comprato il Leeds per realizzare quello che non è riuscito a fare a Cagliari: creare un club in grado di crescere e lanciare la sfida alle big. Massimo Cellino ha rivelato che l’avventura inglese rappresenta per lui la sfida della vita. «Sono arrivato in Inghilterra con un grande sogno, scoprire se sono bravo a gestire un club importante come questo - ha detto l’imprenditore di Sanluri -. Ho gestito il Cagliari per 23 anni ma è una piccola società e non mi hanno permesso di crescere. Ho comprato giocatori fantastici per somme irrisorie, li ho visti crescere e sono stato costretto a cederli. Ogni volta sono ripartito da zero perchè il club non cresceva assieme ai giocatori. Se invece il Leeds cresce come i suoi calciatori, allora non ci sarà bisogno di venderli, potremo tenerli qui». Liquidità. Cellino potrebbe essere costretto a vendere il Cagliari per fare far fronte alle spese del Leeds, che non naviga nell’oro. E soprattutto per acquistare Elland Road, lo stadio dove la squadra inglese gioca le partite interne. «Chi l’ha detto che mi servono soldi? Se lascio il Cagliari è solo perchè voglio concentrarmi sul Leeds. Anche se avessi un miliardo di sterline, anche se fossi l’uomo più ricco del mondo, mi comporterei allo stesso modo. Questo club deve smetterla di buttare i soldi e poi chiederli ad altri. Deve autofinanziarsi, non dipendere da Cellino o da sceicchi o da oligarchi russi. Quello che succederà col Cagliari non cambierà ciò che sto facendo o che farò in futuro». Mercato. Ivo Pulga aspetta un’altra telefonata. Dopo aver dato la disponibilità a proseguire il suo lavoro, è in attesa che Cellino lo chiami per dargli una risposta definitiva. Intanto è sicuro l’addio ad Andrea Cossu, mentre sul contratto di Conti (scade il 30 giugno) c’è silenzio assoluto. Per ora il capitano non ha ricevuto nessuna proposta dal club e se non succederà entro fine mese, potrebbe cominciare a guardarsi attorno. Il Palermo aspetta. Delusione. Davide Astori non ha metabolizzato la mancata convocazione di Prandelli. Si consola con la “corona” di acchiappapalloni della Serie A. Ha vinto questa speciale classifica con 812 palloni recuperati in 34 partite. Ha preceduto Alessandro Lucarelli del Parma (787 in 34 gare) e Danilo dell’Udinese (777 in 36 partite). E’ un uomo mercato ed ha già fatto le valigie. Lo aspetta la Roma, che ha pronti nove milioni di euro per acquistarlo a titolo definitivo. Lazio e Fiorentina stanno facendo un’azione di disturbo ma hanno pochissime chance.