Elezioni europee 2014: quando e come si vota
Le preferenze, i candidati alla Commissione europea e quali sono i partiti. Le novità sulla parità di genere. Ecco cosa dobbiamo sapere per il voto di domenica 25 maggio.
CAGLIARI - Domenica si vota per rinnovare il Parlamento europeo. L'obiettivo per i partiti è superare il 4% per ottenere almeno un seggio e quindi guadagnarsi uno dei 751 posti (73 spettanti all'Italia) disponibili in Europa.
Come si vota? Si dovrà apporre una croce sul simbolo del partito che l'elettore ha deciso di premiare con il voto e inserire al massimo i nomi di tre candidati. La regola, per via delle nuove norme sulla parità di genere, è che nel caso in cui si decida di inserire tre nomi uno tra questi dovrà essere di diverso sesso: in parole povere mai preferenze con tre uomini o tre donne. Se l'elettore non rispetterà questa regola la terza preferenza non verrà contata.
Quando? Solamente la domenica del 25 maggio. I seggi apriranno alle 7 della mattina per chiudere alle 23. Domenica è inoltre l'ultimo giorno per votare a livello europeo: non tutti gli Stati infatti hanno scelto domenica per votare. Entro lunedì si sapranno con certezza vincitori e vinti di questa competizione.
Seggi e sistema proporzionale. Sono cinque i seggi nel nostro Paese: Nord-Est (14 seggi), Nord-Ovest (20 seggi), Centro (14 seggi), Sud (17 seggi), e Isole (8 seggi). In Italia vige il sistema proporzionale, quindi tanti seggi in proporzione a quanti voti si ottengono. I partiti dovranno superare inoltre una soglia di sbarramento del 4% per aver garantito almeno un seggio.
I candidati. Ecco la novità delle elezioni europee: la possibilità di eleggere il presidente della Commissione europea, che dovrà essere approvato da una maggioranza assoluta dei deputati (376 voti su 751). Sono 5 i candidati alla carica di presidente: l'attuale presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, che riunisce il Pse e quindi la sinistra moderata europea. In lui si riconosce il Pd. C'è poi Jean Claude Juncker, che viene sostenuto da Forza Italia, Nuovo Centrodestra e Udc. Alexis Tsipras invece è il leader della sinistra radicale e quella che si riconosce nella politica anti-austerity. In Italia è sostenuto dalla lista “L’altra Europa con Tsipras” di cui fa parte Sel. Guy Verhofstadt è il candidato per l’Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa, l'alternativa di destra per chi non vuole votare Jean Claude Juncker e quindi la lista sostenuta dal centrodestra italiano. Gli ultimi candidati sono José Bové e Ska Keller (per i Verdi) che difendono le idee ambientaliste e sono sostenuti dai no-global e gli anti-Ogm.