Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I suoi aggressori figli del nostro tempo

Fonte: L'Unione Sarda
20 maggio 2014


 

Lui, che ha scelto per nome quello della via che l'ha adottato, ha alle spalle una storia che sarebbe piaciuta a Victor Hugo. I suoi aggressori appartengono al nostro tempo. Non conosciamo i loro nomi, ma la loro identità confusa e drammatica - almeno quanto quella della vittima - è scritta nel gesto che hanno compiuto. Narcisisti depressi, spaventati da qualunque forma di diversità, e pericolosamente attratti dalla debolezza degli altri: l'unica condizione che li faccia sentire superiori. Privi di orizzonte di senso, anestetizzati nelle emozioni, incapaci di praticare - come tanti giovani di questa società così colpevole nei loro confronti - quella ginnastica dell'anima che sola aiuta ad affrontare la vita, e a capire che gli altri ci servono per star bene, non per picchiare meglio. Forse si impasticcano di sostanze che tolgono il senso della realtà, forse hanno filmato se stessi, mentre scaraventavano dai gradini di viale Sant'Ignazio quel poveretto. Non lo sapremo mai. Chissà se i genitori sanno e tacciono. Chissà se c'è, da qualche parte, una scuola che ha tentato invano di insegnare loro il tempo futuro, oltre che il modo congiuntivo. L'unica certezza, oggi, è quell'uomo invisibile che giace in un letto d'ospedale, e grazie alla generosità di tanti cagliaritani si sente ora un po' meno miserabile.