Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ecco l’offerta americana: 75 milioni

Fonte: La Nuova Sardegna
20 maggio 2014

La proposta per acquistare la società è sul tavolo del legale di Cellino. Domani, a Londra, l’incontro con Giulini


di Roberto Muretto w

INVIATO A TORINO In questi giorni si è scatenata una ridda di voci che vogliono Massimo Cellino a un passo dalla cessione del Cagliari Calcio. La settimana appena cominciata dovrebbe essere decisiva per il passaggio di proprietà. A chi? Intanto domani il presidente rossoblù vedrà Stefano Giulini, rappresentante della Fluorsid, vicinissimo alla famiglia Moratti e sentirà l’offerta. L’imprenditore milanese pare metterà sul tavolo una cifra inferiore ai 50 milioni di euro per acquisire il club e il Centro sportivo di Assemini. «Lo stadio? Non ci interessa», ha twittato domenica Giulini. Probabilmente a Londra andrà anche l’avvocato Mariano Delogu, in ottimi rapporti con Cellino e consulente della società che si occupa della lavorazione del fluoro. Quest’ultimo potrebbe diventare il nuovo presidente del Cagliari (carica che ha già ricoperto in passato) se la trattativa andrà a buon fine. Dagli States. Il giorno dopo sarà il turno del fondo americano, che ieri ha fatto sapere al patron del Cagliari di avere pronti 75 milioni di euro per acquisire la società e tutte le proprietà immobiliari. E nei prossimi giorni farà recapitare al sindaco Massimo Zedda il progetto definitivo del nuovo Sant’Elia, che rispetterà tutti i parametri e le limitazioni contenuti nel bando formulato dall’amministrazione locale. «Anche noi abbiamo fretta – ha detto Luca Silvestrone, rappresentante in Italia del fondo – e vogliamo avere una risposta a stretto giro di posta». L’asta. Le cose stanno andando proprio nel verso che Cellino auspicava. Due compratori in lizza che fanno lievitare il prezzo. Il presidente è sempre in Inghilterra, alle prese con la ricostruzione del Leeds United e l’acquisto di Elland Road, lo stadio dove la squadra inglese gioca le partite casalinghe. Ha bisogno di liquidità per concludere l’affare e questo potrebbe far pensare che la cessione del Cagliari sia inderogabile. Ma finora sulla cessione Cellino si è espresso in modo ambiguo. Ha più volte detto di voler mollare, salvo poi agire come chi non ha intenzione di andarsene. Non ha mai fatto il prezzo e soprattutto ha più volte fatto slittare gli incontri messi in calendario per avviare la trattativa. Forse è vero che sta valutando la credibilità delle due cordate che si sono fatte avanti. Ma se si fa un piccolo salto indietro con la memoria, si ricorderà che sette-otto anni fa qualcuno si era fatto avanti per comprare il Cagliari e Cellino aveva avuto, più o meno, lo stesso atteggiamento. E’ solo un indizio, però la storia potrebbe ripetersi. Mosse da padrone. Se Massimo Cellino vende, che senso ha chiamare il tecnico Ivo Pulga per chiedergli se c’è la disponibilità a restare sulla panchina? Queste scelte dovrebbe farle chi subentra. Invece il patron pensa alla squadra della prossima stagione e nei giorni scorsi ha incontrato Nicola Salerno per fare il punto della situazione. Che cosa si sono detti è top secret, ma è facile immaginare che hanno parlato di mercato, dell’allenatore e dei giocatori in scadenza di contratto. Chi sta per cedere tutto prende queste iniziative? Propone rinnovi di contratto, magari andando contro le idee del compratore? E’ questo che lascia perplessi e pone interrogativi sulla reale volontà del presidente di privarsi di un giocattolo a cui è affezionato. Pro e contro. Il tutto cozza con la fretta dei possibili (e reali?) compratori, che chiedono di avere risposte immediate. La telenovela è appena cominciata, difficile che si chiuda in settimana. Ci sono da fare tante valutazioni e i conti con un presidente bizzarro, capace di cambiare idea nell’arco di una frazione di secondo.