Nella sede di Tiscali i vincitori della seconda edizione del premio destinato all’innovazione
di Michele Ciampi w
CAGLIARI Prosegue la marcia di Open Campus nel mondo 2.0, ormai già 3.0. La direzione di marcia sembra essere quella impostata nella Silicon Valley o a Bangalore. Creazione di un networking system, una rete in grado di generare a sua volta reti con tutto ciò che ne consegue. Così dopo il successo della prima edizione è tornato a Cagliari lo Startup Weekend, la startup competiton più importante del mondo promossa dalla Kauffman Fondation e da Google Entrepreneurs. 14 i progetti presentati. Ha vinto Startup Digital Media "Lifely" di Antonio Solinas, un progetto imprenditoriale che si propone di produrre dispositivi socialmente connessi. Solinas ed il suo team ha prodotto un vaso wi-fi che non solo sarà connesso fornendo tutti i dati relativi alla pianta contenuta nel vaso, ma anche un prodotto che avrà una sua pagina sui social network e che potrà interagire in modo "umano" dicendoci ad esempio su Facebook che tempo che fa e ricordandoci via Twitter i nostri appuntamenti. Il premio prevede 6 mesi di tutorship gratuita presso lo spazio di coworking di Open Campus, finalizzato al raggiungimento di un livello di sviluppo del prodotto per partecipare al programma di accelerazione GoLive che mette a disposizione un pacchetto di servizi del valore di 50.000 euro. «Vogliamo provare a cambiare in meglio con la cultura" è la sfida di Luigi Fidelizzare e della sua Grammaticus, una start up in grado di segnalare gli strafalcioni ortografici alle testate online e che ha vinto il secondo premio: 3 mesi di tutorship gratuita presso la struttura di incubazione di The Net Value. La startup "Mano" di Riccardo Atzeni vince una borsa del valore di $2500 per partecipare alla Mind The Bridge Startup School: un programma di apprendimento sulla vita da startup in Silicon Valley della durata di 3 settimane all'interno del proprio incubatore a San Francisco. "Mano" è una applicazione che consente di dare e ricevere aiuto per le faccende quotidiane a persone e da persone che vivono nel proprio quartiere. Il premio Sardegna 2.0 va invece ad Uble di Andrea Kovacic, la cui applicazione è in grado di usare simultaneamente le due fotocamere dei nostri smartphone per produrre video.