Ceramiche
Non una vera inaugurazione ma una conferenza stampa, con brillante prolusione di Antonello Cuccu, grande esperto di ceramica del '900, ha aperto ieri pomeriggio, al Tetro civico di Castello a Cagliari, la bella parata di ceramiche alla sardesca delle manifatture satelliti della Lenci. “Eredità Lenci” è il titolo della mostra ordinata Anna Maria Cabras, tornata a curare lo spazio di Castello, dopo circa due anni di mortificante chiusura di questo attrattore culturale, fra i più importanti del quartiere.
Cabras ricuce il discorso sulla ceramica, interrotto proprio due anni fa, quando, a chiudere i lavori della sua gestione, aveva presentato la mostra-censimento dedicata alla ceramiche Lenci arrivate in Sardegna e possedute come oggetti ricordo in varie famiglie, o come oggetti feticcio da collezionisti, mostra che aveva portato grande risposta di pubblico. Altrettanto attesa genera questa proposta che sempre a Lenci fa riferimento, rappresentando in un centinaio di pezzi ceramici l'influenza che la manifattura, nata a Torino nel 1919 dalla passione innovativa e sperimentatrice di Elena ed Enrico Scavini, ha avuto su altre case torinesi produttrici di ceramiche: Ars Pulchra, Le Bertetti, Bigi, C.I.A., Igni, Essevì, Ronzan, cui va aggiunto il laboratorio di Alessandro Mola, aperto in via Manno, a Cagliari, nel '33. Un viaggio in una sardità accattivante, pieno di esiti imprevisti, come la befana sarda, metà anni Trenta, marchio Igni.
Raffaella Venturi