Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Decisiva la prossima settimana I dubbi di Cellino: tengo anche il Cagliari

Fonte: La Nuova Sardegna
19 maggio 2014

Il presidente, rinfrancato dalle notizie sullo stadio, sta pensando di fare marcia indietro.


di Roberto Muretto w

CAGLIARI La notizia che il Cagliari potrà giocare il prossimo campionato al Sant’Elia, davanti a sedicimila spettatori, è stata accolta con antusiasmo da Massimo Cellino. Il presidente del Cagliari, impegnato a rimettere insieme i “cocci” del Leeds United, dopo tante amarezze, ha sorriso. E ai suoi più stretti collaboratori avrebbe confidato di non essere poi così sicuro di voler cedere il club. Non è una marcia indietro a tutti gli effetti, ma se fino a qualche giorno fa le possibilità di mollare erano il cinquanta per cento, ora sono un po’ di meno. Trattative. In questo momento l’unica in piedi è quella col fondo americano, rappresentato in Italia da Luca Silvestrone. La cordata degli States sta andando avanti col progetto del nuovo stadio, sviluppato dall’archistar Dan Meis. Allo stesso tempo ha preso visione dei bilanci della società, unica concessione fatta finora dal patron. I tecnici del gruppo hanno verificato che i conti sono a posto, nonostante i tanti problemi affrontati in questi anni. Questo non vuol dire che il passaggio di mano è vicino. I tempi si annunciano lunghi, tanto che a oggi, i possibili compratori non sanno se Cellino metterà in vendita solo la società di calcio, oppure anche i beni immobili, in particolare il Centro sportivo di Assemini, a cui è affezionatissimo, tanto che porta il nome del padre. Una risposta a questa domanda non è stata data dal patron rossoblù. Altra conferma di quanto sia combattuto. L’assist. Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ieri ha ribadito che «qualsiasi privato può intervenire sullo stadio essendo una gara aperta. Può farlo lo stesso Cagliari Calcio. Ci sarà una corsia preferenziale o per il club che vuole realizzare lo stadio o per la società che sia in accordo col club stesso». Zedda ha mandato un sms a Cellino: «Se anche lui vuole presentare un progetto, siamo pronti ad ascoltarlo». Musica per le orecchie del presidente, che ha sicuramente commesso molti errori in questi anni, ma ha anche dovuto ingoiare tanti bocconi amari. Altro indizio. Se Massimo Cellino fosse in procinto di lasciare la Sardegna, il direttore sportivo Nicola Salerno non sarebbe al lavoro per costruire la squadra del futuro. «Gli interventi sulla rosa - ha detto ieri - dipenderanno dal mercato in uscita. Le valutazioni le faremo con la società (Cellino ndr). Sicuramente costruiremo una squadra che avrà come primo obiettivo il mantenimento della categoria». Parole che danno altre conferme a chi è convinto che il presidente non mollerà. «Ibharbo alla Juventus? Per ora è fantacalcio. Non abbiamo ricevuto offerte. Ho letto anche di Babacar e Bernardeschi, giocatori che hanno fatto bene in Serie B. Ma con la Fiorentina non ci sono discorsi aperti su questo fronte e nemmeno per quanto riguarda Astori». Se Salerno fosse un dirigente con la valigia pronta, forse non farebbe questi discorsi. Ulteriore indizio. C’è una conferma: il prossimo allenatore del Cagliari non sarà Ivo Pulga. E nemmeno Diego Lopez. E nemmeno David Suazo che non ha il patentino. Lo ha deciso Cellino, al lavoro da diverse settimane per individuare il timoniere della prossima stagione. Di nomi in questi giorni ne sono circolati diversi (Maran e Pioli su tutti), ma se come sembra il presidente resterà, magari tirerà fuori dal cilindro una soluzione a cui nessuno ha pensato. La soluzione Claudio Ranieri è suggestiva, ma tornerà nell’isola solo se il Cagliari passerà nelle mani del gruppo americano. Col quale il tecnico romano pare abbia già avuto un primo contatto.