Il lavoro dei tecnici
La salvezza è arrivata, lo stadio completo non ancora: fino alla scorsa settimana mancavano documenti e certificati fondamentali per approvare il progetto da 16mila posti per il Sant'Elia. La commissione provinciale di vigilanza durante l'ultima vera riunione, il 21 marzo, ha fatto l'elenco delle carte necessarie e ha evidenziato diversi errori nei progetti. Dal verbale di quell'incontro sono spuntati dettagli grotteschi: alcuni documenti presentati “non risultano leggibili”, e a volte non sono stati considerati aspetti importanti come “l'azione del vento” sulle strutture di metallo. Ecco perché la strada per l'apertura dei distinti non si è ancora conclusa. I tecnici del Comune e del Cagliari hanno lavorato mesi per integrare il faldone depositato in prefettura.
Le perplessità maggiori sono quelle sollevate dal Genio civile, che ha anche chiesto nuovi carotaggi per capire se sia cambiato qualcosa nel sottosuolo del Sant'Elia negli ultimi anni. Gli scavi sono stati fatti ormai un mese fa e sono serviti per accompagnare la nuova, ennesima relazione geotecnica. «Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre competenze, chi allunga i tempi non capisce che c'è il rischio concreto che il Cagliari non si iscriva al prossimo campionato», ha detto il sindaco Massimo Zedda. La convocazione della commissione è notizia positiva: significa che il lavoro del gruppo tecnico è finito. Ora manca solo il parere sul progetto.
Michele Ruffi