Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tagliandi scaduti: il pasticcio dei “Gratta e sosta”

Fonte: L'Unione Sarda
12 gennaio 2009

Numerose proteste al Ctm 



I tagliandi “Gratta e sosta” del Ctm non hanno ancora indicato l'anno 2009. E tra gli automobilisti resta il dubbio sulle possibili multe.
Edicolanti, baristi e tabaccai non riescono a rassicurare i clienti, che a decine tutti i giorni chiedono spiegazioni. E la paura di incorrere in sanzioni spesso è causa di tensioni e liti. Anche a causa dell'atteggiamento non sempre cortese dei vigilantes.
Anna Meloni, impiegata cagliaritana, nei giorni scorsi ha avuto un diverbio con un addetto del Ctm service: «Mi ha detto, peraltro con aria strafottente, che avrebbero chiuso un occhio per una volta, ma non sarebbe più dovuto accadere. Ma come si fa se i tagliandi non riportano l'anno corrente?». Corsa ad ostacoli, alla ricerca dell'anno nuovo sul tagliando ma senza soluzione, anche per Giuseppe Vacca, operaio oristanese che si incontra al parcheggio di via Farina: «Sicuramente hanno stampato troppi Gratta e sosta e ora li vogliono smaltire, ma le multe no, non possiamo tollerarle».
In realtà le multe non ci sono state né ci saranno, come spiega Stefania D'Arista, responsabile delle Relazioni esterne del Ctm: «Entro due mesi stamperemo i nuovi tagliandi, ma intanto bisogna utilizzare e posizionare sul cruscotto i vecchi Gratta e sosta recanti la scadenza 2008 fino ad esaurimento delle scorte. L'anno corrente si può scrivere a penna, mentre il mese, il giorno, ora e minuti vanno grattati». E se uno non ha una penna con sé?
Non è l'unico problema. Sui ticket , stampati su carta speciale, non tutte le penne scrivono. Roba da esaurimento nervoso. «In questo caso», conclude D'Arista, «basta non indicare nessun anno perché mettendo 2008, anno già finito, si potrebbe far credere che si tratti di vecchi tagliandi. Meglio dunque non indicare l'anno».
Impossibile stabilire quanti ancora potrebbero essere i tagliandi del 2008 ancora in circolazione. L'alternativa è utilizzare i distributori automatici, non sempre a portata di mano. Anche i cittadini che ne avessero una scorta possono utilizzare quelli già acquistati. Sia quelli da 0,50 centesimi per la prima ora e un euro per la seconda ora. Idem per le successive, mentre in alcune vie di Cagliari (tra cui il lato destro del Largo Carlo Felice) si paga un euro per ogni ora, inclusa la prima.
BEATRICE SADDI

11/01/2009