Sant'Elia, Zedda: "Dan Meis è una garanzia ma c'è l'interesse di altri gruppi"
Non solo americani, anche italiani e sardi. I gruppi interessati allo stadio Sant'Elia sono più di uno, nonostante le trattative con la cordata guidata da Luca Silvestrone siano già avviate. Lo ha affermato il sindaco Massimo Zedda in Consiglio comunale. Intanto giovedì potrebbe arrivare un importante via libera dalla Prefettura.
CAGLIARI - "Ci sono anche società sarde e italiane che hanno chiesto informazioni e incontri". L'ha dichiarato questa sera il sindaco Massimo Zedda in Consiglio comunale rispondendo a un'interrogazione presentata da Pierluigi Mannino (Patto per Cagliari) sulle trattative in corso per il futuro del Sant'Elia.
Dunque non ci sarebbe soltanto il fondo d'investimento americano che comunque continua a rimanere nell'ombra: "Non so nulla - ribadisce Zedda - ma il rappresentante Dan Meis e Luca Silvestrone mi hanno garantito che presto avrebbero detto qualcosa di più". E ancora: "Non credo che un personaggio come Dan Meis, archistar di fama mondiale, si spenda in questo modo se non c'è dietro una struttura reale o persone che vogliono investire". Un passaggio infine sulle procedure che porteranno all'affidamento dell'impianto, in attesa di una nuova legge a livello nazionale sugli stadi: "Fondamentale o l'accordo tra società realizzatrice dei lavori e club sportivo o che le due figure combacino".
Intanto per il futuro a breve termine giovedì potrebbero esserci importanti novità, cruciali per l'iscrizione del Cagliari al prossimo campionato di Serie A. In Prefettura infatti è stata convocata la riunione della commissione provinciale di vigilanza che discuterà del progetto per l'apertura del Sant'Elia a 16 mila spettatori.