Gliel'ha chiesto e l'architetto Dan Meis - mago degli stadi - ha condiviso: un pezzo del vecchio stadio nel nuovo Sant'Elia. Il sindaco Massimo Zedda: «Mi piace pensare, interpretando il desiderio di tanti sardi che amano il Cagliari e ricordano sempre con piacere gli anni speciali della grande squadra rossoblù di Scopigno e Riva che vinse lo scudetto e sfiorò la seconda vittoria, che nel nuovo impianto rimanga una traccia, una testimonianza dell'impianto attuale. So che Dan Meis lo ha fatto in altri stadi. Quando il nostro ospite ha capito che era mio desiderio non recidere il filo che lega la nostra memoria di sportivi sardi a quella del Cagliari degli anni Settanta, ha annuito e sorriso. Spero che nel progetto che elaborerà, tenga conto di questo particolare».
L' archistar americana dovrà considerare anche un altro aspetto: la posizione dello stadio e quel che rappresenta per la città e il quartiere di Sant'Elia. Zedda: «Il nuovo centro polifunzionale sarà concepito come un luogo di luce in grado di contenere e riflettere, non solo simbolicamente, la vicinanza con il mare. Dan Meis ha voluto visitare lo stadio ma anche il lungomare e il Borgo di Sant'Elia. Sa bene che presto il quartiere cambierà aspetto. E lo stadio, in questa prospettiva, completerà in meglio questa trasformazione». (p. p.)