Festival Il 23 e 24 maggio la prima edizione ogliastrina, il 6 e 7 giugno nelle Marche
L e storie circolano, viaggiano, si diffondono. Inevitabile che accada anche a un festival che ha scelto di chiamarsi Tuttestorie.
L'appuntamento, che da otto anni chiama a raccolta bambini e ragazzi all'Exmà di Cagliari per un weekend di racconti, laboratori poetici, giochi e poesie, diventa un prodotto da esportazione. Il 23 e il 24 maggio debutterà la prima edizione arzanese del festival, mentre il 6 e 7 giugno Tuttestorie sbarcherà a Fermo, nelle Marche.
Qui le libraie Cristina e Manuela Fiori e Claudia Urgu avranno come alleata la Si Produzioni di Cristina Tortato, che ha conosciuto il festival a Cagliari e lo ha voluto importare nell'Italia centrale, in collaborazione con Comune e Regione. Ad Arzana sono state l'amministrazione comunale, l'associazione Librìforas e la biblioteca comunale a lavorare per un appuntamento che vuole avere effetti oltre il weekend di incontri e narrazioni. Come spiegavano insieme alle libraie di Tuttestorie il sindaco e l'assessore alla Cultura arzanesi, Marco Melis e Fabrizio Pisano, il comune ogliastrino ha scelto di puntare in modo particolare su istruzione e cultura, magari a costo di rinunce su altri fronti, perché l'attenzione che oggi si rivolge ai ragazzi evita problemi domani e rende più coesa la comunità. E anche più vitale, se è vero che in genere i festival hanno un effetto diretto e positivo sul territorio, non solo in termini culturali ma anche economici: appuntamento dopo appuntamento - lo si è visto a Mantova e non solo - le librerie aumentano, i turisti crescono, gli studenti che prestano servizio come volontari diventano animatori culturali sempre più motivati, gli scolari leggono di più e più volentieri (e gli albergatori e i ristoratori, come accadrà ad Arzana, fanno fronte comune per abbassare i prezzi e migliorare la proposta ai visitatori).
Le adesioni sono massicce: oltre mille gli spettatori più o meno piccoli (comunque dai tre anni in su) che parteciperanno ai 45 incontri di Fermo fra piazza del Popolo, Biblioteca Ragazzi e Palazzo dei Priori. Tra i protagonisti alcuni autori e illustratori per ragazzi fra i più conosciuti e apprezzati: per fare solo alcuni nomi Roberto Piumini, Bruno Tognolini (da sempre una colonna del festival), Stefano Bordiglioni, Marco Moschini, Massimiliano Maiucchi, Chiara Carminati, Pia Valentinis.
Ad Arzana gli appuntamenti saranno 65, con un pubblico dai 2 ai 13 anni di 570 iscritti alle scuole dell'infranzia, priomarie e secondarie di Arzana, Ilbono, Elini, Loceri, Lanusei (con gli studenti del liceo artistico “Mario Delitala” che realizzano le Case Aquilone, protagoniste della coreografia di chiusura), Villagrande e Olbia. Qui il programma decolla alle 9 di venerdì 23 con l'animazione dei pupazzi di Silvia Bonanni per i bimbi dai 3 anni in su, il laboratorio musicale di Cecile Rabiller e quello creativo di Artebambini. Da allora saranno due giorni di incontri, narrazioni, giochi e laboratori: con Anna Lavatelli, ad esempio, e con la giocoleria didattica del Prof. Pietrosky - per citare solo alcune delle pagine del programma consultabile su www.tuttestorie.it - i mostri di Febe Sillani e l'Ufficio Poetico di Bruno Tognolini. Ci sarà il “Naso Rosso” messo in scena dai Teatri Imperfetti di Maria Ellero, le letture di Francesco Moroni, le parole di Gianfranco Liori.
Nell'anniversario della strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio del 1992, lo scrittore Alberto Melis e il magistrato Paolo De Angelis presenteranno il libro “Da che parte stare”, la storia di due bambini degli anni Quaranta che si chiamavano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il concerto “Filastrocch'n'roll” e il gran finale con le azioni teatrali “Pira cotta, pira crua...” chiuderanno il festival.
Celestino Tabasso