Il sindaco Zedda lancia l'allarme: Comune in regola con i documenti, gli altri si affrettino
«Probabilmente a qualcuno sfugge che si stanno allungando troppo i tempi. E questo mette seriamente a rischio l'iscrizione del Cagliari al prossimo campionato di Serie A». Il termine del 20 giugno si avvicina e ora è il sindaco Massimo Zedda a lanciare l'allarme. «Noi abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre competenze. Mi auguro che questo rischio sia conosciuto da tutti. Bisogna risolvere il problema. Rispettando le leggi e i regolamenti. Ma bisogna risolverlo». Il riferimento è alla commissione provinciale di vigilanza e al “gruppo tecnico” composto da Comune, Cagliari e Genio Civile, che per ora hanno girato a vuoto.
Se l'ultima visita in città di Luca Silvestrone e Dan Meis ha fatto sognare i tifosi con il Sant'Elia del futuro e con le novità sulla trattativa con il Cagliari calcio, il Sant'Elia attuale, quello fatto di cemento armato cadente e tubi Innocenti, riporta tutti coi piedi per terra. Perché i rossoblù dovranno iscriversi per l'undicesima volta consecutiva in Serie A ma ancora non hanno un campo dove disputare la stagione 2014-2015.
Il nuovo regolamento della Figc chiede un impianto da 20 mila posti, con una possibile deroga per gli stadi da 16 mila spettatori. Per l'iscrizione potrebbe bastare l'approvazione del progetto presentato ormai sei mesi fa alla commissione provinciale. La scorsa settimana sono stati depositati tutti i documenti richiesti. E a giorni potrebbe arrivare la convocazione di una nuova riunione in prefettura. Dopo il via libera, il Cagliari potrebbe concludere i lavori della Curva Sud, ancora fermi. Nel giro di tre o quattro settimane si potrebbe completare il cantiere che darebbe allo stadio una capienza di 16 mila posti.
«Abbiamo presentato tutte le carte che ci erano state richieste. Spero che questa settimana sia quella decisiva per l'autorizzazione di tutti i settori», conclude Zedda. Un via libera inutile per il campionato interno del Cagliari, ormai archiviato, ma fondamentale per la prossima stagione. Le alternative portano tutte fuori dalla Sardegna: Trieste, Modena, Reggio Emilia e il Flaminio di Roma sono le soluzioni più probabili anche se per ora nessuno in casa rossoblù le ha prese seriamente in considerazione. Aspettando un sì.
Michele Ruffi