Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Consiglio e le regole fai da te

Fonte: L'Unione Sarda
12 maggio 2014

Nelle pieghe delle norme tutti i segreti che hanno sempre messo al sicuro gli onorevoli Il

Nel 2014 il pagamento dei vitalizi costa 18 milioni e mezzo

 È come se un consiglio di fabbrica decidesse lo stipendio da dare agli operai. Il sogno impossibile di un'economia sottosopra che potrebbe prendere vita giusto in una commedia di Plauto. Ma in Consiglio regionale funziona proprio così: chi scrive le regole le scrive per sé, anche in materia di stipendi e di vitalizi. Le norme a maglie larghe delle leggi statali hanno sempre lasciato un'autostrada al meccanismo dei regolamenti interni della specialità sarda: silenziosi, sottili, ambigui e sempre capaci di mettere al sicuro i “diritti acquisiti” degli onorevoli.
I REGOLAMENTI Basta un esame dei documenti prodotti in via Roma nel tempo per cogliere la portata dei vantaggi trasversali, sempre capaci di mettere d'accordo destra, centro e sinistra. Le norme scritte nel 1993 davano ai consiglieri uscenti la possibilità di andare all'incasso del vitalizio a sessant'anni, quando avevano almeno una legislatura alle spalle. E si scendeva a cinquanta se la vita politica durava almeno dieci anni. Sino al piatto forte: assegno subito in mano, a prescindere dall'età, nel caso di un'attività consiliare pari o superiore a vent'anni. In teoria sono arrivate le riforme successive a rendere meno smaccata la corsa verso la baby pensione. In pratica chi ha messo piede in Consiglio entro il 2003 se n'è infischiato dei cambiamenti del 2004 e del 2014. Anche se la sua vita politica è andata avanti sino a quest'anno. «Diritti acquisiti», il comodo ritornello. Così gli ex onorevoli si sono portati a casa la pensione a cinquant'anni, se non a quarantotto o a quarantuno.
LE MODIFICHE Dieci anni fa è arrivato il primo giro di vite: vitalizio a sessantacinque anni per una legislatura, a sessanta dalla seconda in poi. Dal 2004 sessanta, quindi, non un minuto prima. Si è alzata l'età ma è sempre rimasto in vita un passaggio scandaloso: per andare in pensione bastavano trenta mesi da onorevole. Due anni e mezzo di lavoro e poi in vacanza per tutta la vita.
Ora è il tempo della pietra tombale: da quest'anno via i soldi dei vitalizi. Ma vale solo per i nuovi consiglieri. C'è ancora tempo per la cura dimagrante definitiva. Un dato la dice tutta: nel 2014 i 317 pensionati del Consiglio costeranno 18 milioni e mezzo. Usciranno dalla casse regionali, dalle tasche dei sardi.
Giulio Zasso
@GiulioZasso