Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Primarie di coalizione per la scelta del sindaco»

Fonte: L'Unione Sarda
9 maggio 2014


COMUNE. Replica di Piras dopo lo strappo di Chessa (Udc)

 



«Se le dichiarazioni di Gianni Chessa sono una richiesta di visibilità, trovo il suo intervento legittimo ma è meglio specificare alcuni aspetti chiave: lui e il suo collega di partito sono due e valgono due in un rapporto numerico nella minoranza in Consiglio. Hanno svolto questo ruolo per un anno e mezzo, cercando il dialogo con il sindaco e la maggioranza per cercare di seguire meglio i loro interessi legittimi. Solo da un anno e mezzo circa, visto il muro sollevato dalla maggioranza, sono diventati opposizone, senza che gli venisse richieste nessuna iscrizione a nessun club e senza che gli venisse chiesto nessun riconoscimento di organigramma o di leadership». Anselmo Piras, presidente di “Ancora per Cagliari”, costola importante dell'opposizione in Consiglio comunale non ha gradito lo “strappo” di Chessa (“l'Udc agisce e vota in modo indipendente all'interno della minoranza”) e rilancia: «Noi, io e il mio collega di gruppo Aurelio Lai, assieme ad altri gruppi o singoli consiglieri, dall'inizio della consiliatura siamo stati opposizione politica, senza nessuna leadership precostituita o votata e sopratutto senza nessuna richiesta di riconoscimento da parte di nessuno e tantomeno di Giuseppe Farris, capogruppo di Forza Italia».
Dopo il chiarimento l'apertura. Piras: «Mi viene spontaneo dare il benvenuto a Chessa, sempre che l'ingresso “nel club” non tolga la serenità intellettuale che abbiamo naturalmente creato».
Il ruolo di Giuseppe Farris. Per Piras, l'esponente azzurro «non ha mai chiesto di essere riconosciuto leader dell'opposizione e se questo riconoscimento c'è stato, e avvenuto attraverso i media, all'interno del Consiglio comunale e nei gruppi, non per sua richiesta ma per il lavoro che ha svolto in questi tre anni. Se da tanti gli è riconosciuta la leadership dell'opposizione, è perché questa l'ha guadagnata sul campo, e chi non vuole riconoscergliela non è obbligato a farlo». La richiesta: «Chiedo all'amico Chessa di lavorare per creare, tutti insieme, una classe politica consiliare matura e credibile che possa dire la sua tra due anni per la candidatura di un sindaco, a tutti noi affine, o chiedere insieme le primarie di coalizione». (p.p.)