Marcello (Servizi tecnologici): in fase di studio i sistemi di video sorveglianza
Prima vittoria dei residenti della Marina. Dopo le numerose proteste, tra cui anche quella di Don Marco Lai, parroco di Sant'Eulalia, il presidente della commissione Servizi tecnologici, Fabrizio Marcello, ha fatto sapere che «si sta partendo con il lavaggio con idranti ad acqua nei luoghi critici della Marina per la pulizia di piazza Santo Sepolcro, piazzetta Dettori, le scalette di Sant'Eulalia e zone limitrofe». Inoltre, a breve verrà chiuso lo spazio (uno dei più degradati) di piazza Santo Sepolcro che dà all'entrata secondaria della chiesa.
LA VIDEO SORVEGLIANZA «La movida», spiega sempre Marcello, «da anni caratterizza, alla pari di tutte le città turistiche, anche Cagliari. Gli effetti collaterali, tuttavia, sono sotto gli occhi di tutti: da un lato i cittadini che chiedono il rispetto delle regole della civile convivenza e dall'altro i commercianti, che in tempi di crisi, cercano di guadagnare dalle loro attività». Ma in mezzo a tutto questo c'è anche chi ha oltrepassato il limite. Gente che, secondo i residenti del quartiere, viene soprattutto dall'hinterland. Il rappresentante della maggioranza in Consiglio attacca: «C'è chi sconfina nella cafonaggine, se non nel vandalismo. Per tutelare il centro storico stiamo pensando di utilizzare i sistemi di video sorveglianza che serviranno da deterrente, e tutto questo dovrà essere supportato da un aumento del controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine».
LE TELECAMERE Tanti i temi toccati nella riunione della commissione Servizi tecnologici. Anche quello delle telecamere. Gli uffici comunali stanno portando avanti un primo censimento dei servizi di videosorveglianza a disposizione dell'amministrazione per potenziare la vigilanza, scoraggiare e reprimere i comportamenti contrari alla legge. Gli impianti presenti in città sono quelli del Ctm, relativi al servizio mobilità e gestiti in modo distinto. Ci sono inoltre le telecamere dei mercati e quelle degli ascensori al bastione. Alcuni impianti non sono in funzione, per altri sarà necessario uniformarli alle direttive del garante della privacy.
«Cagliari è all'avanguardia anche dal punto di vista informatico - precisa Fabrizio Marcello - ha una rete di fibra ottica lunga quasi 90 chilometri. Finora è stata sfruttata per consentire agli uffici di comunicare senza costi con la linea telefonica o inviando mail. Ma le potenzialità sono più ampie: il sistema è in grado di consentire l'illuminazione intelligente della città, controllando a distanza i lampioni. Contestualmente si potrebbero dotare i punti luce di fotocamere da utilizzare per la sicurezza pubblica».
Piercarlo Cicero