GIUDICE DI PACE. Settantacinquenne di Pirri contro il Comune
La passeggiata sul molo di Giorgino si era trasformata in una corsa d'urgenza al pronto soccorso, con le caviglie e un braccio sanguinanti.
Un anno fa Vittorio Tuveri, anziano di Pirri, era stato circondato e aggredito da tre grossi cani randagi. Afferrato un bastone recuperato sulla spiaggia era fortunatamente riuscito a scacciare gli animali inferociti. Dopo qualche mese, perizie mediche alla mano, aveva inoltrato una richiesta di risarcimento danni al Comune, per legge responsabile della vigilanza e del controllo del randagismo nel territorio cittadino. Tuttavia da palazzo Bacaredda non aveva ricevuto alcuna risposta positiva. E neanche un euro dei 5mila richiesti. È così che la vicenda è approdata in questi giorni davanti al giudice di pace Maria Laura Puddinu.
IL PROCESSO Si aprirà il 14 maggio prossimo nelle aule di via Grazia Deledda il processo che vede da una parte l'amministrazione comunale, difesa dall'avvocato Marco Tomba (chiamata in causa in qualità di responsabile del controllo e della vigilanza sul fenomeno del randagismo), dall'altra, come parte offesa, il settantacinquenne di Pirri vittima dell'aggressione, assistito dall'avvocato Barbara Saba. La difesa inoltre porterà in aula una relazione di consulenza tecnica medico-legale di parte a firma del chirurgo Carlo Paschina. Un documento che attesta un «danno biologico permanente (oltre a quello temporaneo), inteso come la menomazione all'integrità psico-fisica della persona nella misura del cinque per cento». Danni per i quali era stato chiesto un risarcimento di cinquemila euro.
IL COMUNE L'amministrazione comunale non ha mai pagato perché oltre alla parola dei signori Tuveri non c'è nulla che dimostri che quei cani fossero realmente randagi, e non invece di un privato. «Una volta dimostrato davanti al giudice di pace che si sia trattato di animali randagi e quantificata l'esatta entità del danno il Comune non esiterà a pagare», precisa l'avvocato Marco Tomba.
L'AGGRESSIONE Era il sei marzo dell'anno scorso quando il settantacinquenne, in compagnia della moglie, Maria Bonaria Santus, era andato a fare una passeggiata in spiaggia a Giorgino per raccogliere alcune esche. «Arrivato vicino alla vecchia colonia minorile», racconta Tuveri in una segnalazione inviata al servizio veterinario della Asl e al comando della polizia municipale, «sono stato aggredito da tre cani che mi hanno assalito facendomi cadere e mordendomi ripetutamente gli arti inferiori. Al mio tentativo di difesa», aggiunge, «sono stato morso anche al braccio sinistro, e nonostante le mie grida d'aiuto non ho avuto nessun soccorso se non le ulteriori grida di mia moglie che mi accompagnava».
LA SEGNALAZIONE L'esposto è stato presentato da Tuveri «affinché quanto accaduto non si ripeta ad altri, magari con un epilogo decisamente più drammatico. Non voglio pensare se al mio posto ci fosse stato un bambino o una persona più debole», aggiunge. Nei giorni dopo l'aggressione cinque cani erano stati catturati e i controlli di polizia municipale e Asl erano stati intensificati.
Veronica Nedrini