Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il Cagliari ha spento la luce col Chievo si gioca la faccia

Fonte: La Nuova Sardegna
8 maggio 2014

I rossoblù a Napoli sono scesi in campo senza la giusta determinazione
Ancora panchina per Andrea Cossu, l’addio del centrocampista è scontato


di Roberto Muretto wINVIATO A NAPOLI

La sensazione è che il Cagliari abbia staccato la spina. Non è tanto la sconfitta col Napoli che fa pensare a questo, quanto il modo con cui la squadra ha affrontato la partita. Molle, poco determinata, confusa, senza le necessaria lucidità. Quasi svagata. Un atteggiamento in contrasto con quanto aveva dichiarato alla vigilia del match il tecnico Ivo Pulga. Il timoniere aveva parlato di un gruppo con tanti stimoli, deciso a finire bene la stagione, pronto a non fare sconti. La realtà è sotto gli occhi di tutti: dopo 20’, al San Paolo i rossoblù si sono sciolti come un gelato al sole. Se si sia trattato solo di una giornata storta o se invece la squadra non ha più niente da dare, lo sapremo tra qualche giorno. Domenica al Sant’Elia arriva il Chievo. Un avversario che deve vincere se vuole salvarsi. Il Cagliari, decimato da squalifiche e infortuni, dovrà dimostrare con i fatti di avere ancora fame. Il caso. Andrea Cossu contro gli azzurri non ha giocato nemmeno un minuto. Pulga, però prevenendo una domanda scontata, si è affrettato a dire: «Stavo per fare entrare Andrea per giocare col rombo, poi ci hanno dato il secondo rigore contro, è stato espulso Silvestri, e ho dovuto rinunciare al cambio». Una giustificazione che ci può anche stare. Ma è come negare che un limone è di colore giallo, dire che col giocatore è tutto a posto. Lo sanno anche i muri che sta fuori per scelte che arrivano dall’alto. Se non è titolare nemmeno quando ci sono sette assenti, è evidente che non fa più parte, se non marginalmente, del progetto rossoblù. Così come è scontato che non gli verrà rinnovato il contratto. A meno che, prima del 30 giugno (cosa poco probabile) Cellino non venda la società e chi subentra faccia pensieri diversi. Non è nemmeno un caso se il procuratore del fantasista, che poi è lo stesso di Daniele Conti, si sta guardando attorno ed ha già ricevuto diverse proposte per i suoi assistiti. Compresa quella del Palermo, appena promosso in Serie A, pronto ad affidarsi a due giocatori esperti come Cossu e il capitano rossoblù. Confusione. E’ un momento un po’ particolare in casa Cagliari. E la salvezza raggiunta in largo anticipo, può essere considerata un piccolo miracolo considerati i tanti problemi, calcististici ed extra, con i quali la squadra ha dovuto convivere. Una situazione quasi paradossale che va avanti ormai da circa due anni. Ma se prima c’era almeno la certezza che Massimo Cellino non avrebbe abbandonato la nave in mezzo alla tempesta, ora c’è anche questa incertezza. Non si capisce se il patron vuole alndarsene o meno. E le sue dichiarazioni non fanno altro che aumentare la confusione. Perchè? Non sono chiare. L’ultimo esempio: «Devo diventare tifoso del Leeds per fare bene da presidente. Non si possono gestire due società». E subito dopo: «Se c’è qualcuno che vuole il Cagliari, io sono qui. Ribadisco che io questo signor Silvestrone non lo conosco». Una frase sibillina quasi a sminuire l’interesse del gruppo americano. E’ proprio un rompicampo. Per ora senza soluzione