cada die teatro
di Roberta Sanna w
CAGLIARI Ci sono le elezioni, la candidatura di Cagliari capitale della cultura, e ci sono i progetti europei. Quelli che nell’isola, come in altre regioni della penisola spesso non si riesce ad realizzare. Più che positiva quindi la notizia della partenza di “Meeting the Odissey”, uno dei progetti vincitori del Programma europeo Cultura 2007/2013, che coinvolge 14 partner - per la Sardegna il Cada Die - intorno al tema dell’Odissea attraverso il teatro. Una partenza a gonfie vele fuor di metafora, visto che per gran parte dell’itinerario della durata di tre anni i collegamenti saranno su Hoppet, veliero estone di 34 metri. La prima fase si svolgerà nel mar Baltico - ispirandosi alla suggestiva tesi di Felice Vinci che colloca in quei mari i viaggi di Ulisse – la seconda nel Mediterraneo e la terza nell’Egeo. «Quando si condividono storie, si condivide cultura», sottolinea Giancarlo Biffi che con Alessandro Maxia si imbarcherà in Finlandia per raggiungere San Pietroburgo. E proprio dalla raccolta di storie – di marinai finlandesi, di amori difficili, e di vita quotidiana in Estonia, dove si girerà su un market-bus con un antropologo - nascerà, capitanata dal Cada Die, una delle quattro grosse produzioni di questa Odissea contemporanea che si propone di aprire un dialogo sulle radici comuni fra i diversi popoli della comunità europea. Tra conferenze, workshop, instant production, le tappe di questa narrazione condivisa si addentreranno anche nel cuore dell’Europa con Opole, la cittadina polacca resa famosa da Grotowski dove opera una grande compagnia di teatro di figura, Praga e Berlino. In questi spostamenti il progetto parteciperà a festival internazionali, come quello di Copenaghen, dove a settembre si concluderà la fase nordica. «Nel 2015 saremo nel Mediterraneo, tra Montpellier e Cagliari, dove avremo ospiti i giovani attori russi della Skorohod Platform, con tappe all’Expò di Milano, al festival dei Tacchi e a quello di Malta. Tutto il progetto è una grande occasione di scambio, di apertura, con possibili ricadute positive per il futuro», aggiunge Biffi. Non solo in collegamento ad una eventuale vittoria della candidatura del capoluogo a capitale europea, ma anche come apertura del mercato teatrale. Oltre alla scommessa e grossa responsabilità per Cada die, Biffi mette in evidenza l’aspetto di fratellanza artistica e quindi di azione contro conflitti non del tutto sopiti, e l’aspetto dei finanziamenti, che per il 50% non coperto dall’Unione, ha funzionato anche grazie alla generosità di chi poteva mettere di più. Ma il momento di maggiore emozione, conclude il regista, sarà certo nel 2016, quando tutti gli spettacoli saranno pronti per andare in scena negli antichi teatri greci. A Corfù, Rodi, Ikaria, Epidauros, e, per chiudere il cerchio, a Itaca.