Festival Dal 4 all'8 giugno il sesto appuntamento con “Leggendo Metropolitano”
E se tutto fosse un gioco? È la seducente proposta di “Leggendo Metropolitano”, il festival internazionale di letteratura, sesta edizione, che da giovedì 5 giugno a domenica 8, a Cagliari, imbastirà le parole e le idee, il presente e il futuro, i sogni e la realtà con i fili del gioco e, spaziando fra scienza, filosofia, economia, arte, scuola, metterà a confronto diversi linguaggi. A far da quinta, come sempre, il quartiere di Castello: i bastioni di Santa Croce e Saint Remy, il Teatro Civico, il Chiostro della Facoltà di Architettura, il Ghetto. Il festival, diretto da Saverio Gaeta e organizzato da Prohairesis, avrà un'anteprima, mercoledì 4 giugno, alle 19.30, al Bastione Santa Croce. La narrazione tra parole e musica, il titolo dell'incontro fra la scrittrice, poetessa e musicista sudafricana Liesl Jobson e Alessandro Spedicati.
Poi si entra nel vivo con quattro giornate, dense di incontri, tenendo sempre ben stretta la chiave del gioco, capace di aprire mille e una porta. Da quella dello scienziato Edoardo Boncinelli a quella del giornalista della Stampa, Domenico Quirico, prigioniero in Siria che dialogherà con la scrittrice Clara Usòn sui giochi di guerra. Quante volte abbiamo usato la parola gioco, termine gioioso, per indicare invece paura e morte? «Il gioco - ha spiegato ieri mattina Saverio Gaeta, vulcanico motore del festival - è declinato in ogni aspetto: si gioca con le parole come sa fare Stefano Bartezzaghi, ma anche avventurandosi nei labirinti della mafia. Quest'anno - ha aggiunto - offriremo cinque incontri in più rispetto agli altri anni, che confermano la vocazione internazionale del festival con numerosi ospiti stranieri». Uno di questi è certamente il premio Nobel per l'economia Robert J. Aumann che il 5 sarà al Civico di Castello per “Games people play”. Nato a Francoforte, Aumann fuggito con i genitori negli Stati Uniti nel 1938, è uno dei fondatori del Centro per la teoria dei giochi nell'economia. Appuntamento da non perdere è quello con Michele Serra, autore del successo letterario “Gli sdraiati”.
Una delle novità è il nascondino tra i musei con una guida d'eccezione: Francesco Cataluccio, filosofo, studioso di letteratura e storia dell'arte, illustrerà i meandri di musei come Brera e gli Uffizi. Mentre ci saranno due grandi ritorni: il matematico, logico e saggista Piergiorgio Odifreddi e la sua “Breve storia dell'Essere” e Michele Mari, autore di “Roderick Duddle” che spiegherà “Il gioco della letteratura”.
Si parlerà poi dei “Labirinti della criminalità organizzata”: lo faranno, coordinati da Gaeta, una truppa di giornalisti, Lirio Abbate (inviato speciale per il settimanale L'Espresso, autore di inchieste giornalistiche sulle collusioni fra politica e malaffare, Cosa Nostra e 'ndrangheta), Claudio Fava (giornalista, deputato alla Camera e vicepresidente della Commissione antimafia, figlio di Giuseppe, che nel 1984 venne assassinato dalla mafia) e Gaetano Savatteri, giornalista del Tg5. Solo in apparenza più leggero “Il gioco della vita amorosa” è il tema di cui sa tutto Massimo Recalcati, noto psicoanalista lacaniano. Scoprire i meandri segreti del gioco amoroso, potrebbe essere una grande sfida.
Anche il viaggio può essere gioco: Roberto Napoletano ci porta a spasso per il Paese. Il direttore de Il Sole 24 Ore ha pubblicato per Rizzoli il suo ultimo libro “Viaggio in Italia. I luoghi, le emozioni, il coraggio di un paese che soffre ma non si arrende”.
Il festival (costo intorno ai 150 mila euro, 50 mila della Regione, 21 mila del Comune e tra gli sponsor la Fondazione del Banco di Sardegna) è pronto a prendere il largo. E visto che è un gioco, non può non chiudersi con la sorpresa finale: il nome dell'ospite della serata conclusiva di domenica (l'anno scorso era stato Roberto Saviano) sarà comunicato all'ultimo minuto. E non è un gioco. (red. cult.)