LE MODIFICHE. Il sovrintendente unico organo di gestione nominato dal ministro
Oggi il cda del Teatro discute di rendiconti e statuto
Oggi per il Teatro Lirico si alza il sipario sul futuro. Che si annuncia turbolento. Tra esposti alla Procura e alla Corte dei Conti, il consiglio di amministrazione deve discutere di due argomenti spinosi: bilanci e modifica dello statuto. E non è escluso che, in un cda spaccato in due da una frattura ormai insanabile, anche questi atti finiscano sui tavoli dei magistrati penali e contabili. Il sindaco Zedda e i consiglieri Mario Marchetti e Susanna Pasticci tentano in tutti i modi di arginare le bordate di Gualtiero Cualbu, Giorgio Baggiani, Giovanni Follesa, Maurizio Porcelli e Mauro Meli, nominato sovrintendente al posto di Marcella Crivellenti (bocciata dal Tar). Meli, nominato anche direttore artistico, rivendica 60 mila euro in più rispetto al contratto da sovrintendente da 120 mila euro. Qui nasce l'ultima battaglia con Zedda che rifiuta di firmare l'incarico da direttore artistico perché può presentare «profili di irregolarità».
LA BATTAGLIA Mauro Meli non ha intenzione di alzare bandiera bianca. Dice che avrebbe preferito mantenere un profilo basso, difficile quando si finisce nel mirino. «I dubbi del sindaco sono più che legittimi. Mi chiedo, però, come mai non se li sia posti durante la gestione Crivellenti. Per quel che mi riguarda - aggiunge Meli - sono un dirigente d'azienda e non un dipendente pubblico al quale si applicano le disposizioni di legge che prevede Zedda». In attesa del parere della Corte dei conti, Zedda non sottoscrive il contratto per il direttore artistico e altrettanto fa Meli per l'incarico da sovrintendente.
In un momento di crisi sarebbe stato un bel gesto rinunciare al compenso? 120 mila euro non sono pochi. «È lo stipendio più basso d'Italia ma non mi lamento», spiega Meli. «Il direttore artistico non posso farlo gratis. Non dimentichiamo che la scelta del cda è stata approvata dalla maggioranza. E poi - aggiunge - rispetto alla precedente gestione, dove le figure erano ben scisse, c'è un risparmio di 45 mila euro».
BILANCI E STATUTO In questo clima al veleno, oggi il cda discuterà sull'approvazione del bilancio consultivo 2013 e del bilancio preventivo 2014. «Si chiuderanno in attivo», precisa Meli. Ma l'argomento clou è la modifica dello statuto. «In base alle disposizioni di legge non esisterà più il cda ma il consiglio di indirizzo». Tradotto? «Il sindaco può non essere presidente e quindi può delegare. Il sovrintendente diventa l'unico organo di gestione e sarà nominato dal ministro su indicazione del consiglio».
Andrea Artizzu